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Il tabù della Terapia Ormonale Sostitutiva (TOS)

La menopausa ha conseguenze in più dell’80% delle donne. La Terapia Ormonale Sostitutiva (TSO) è una buona alternativa per migliorare la qualità della vita e prevenire malattie nel lungo termine.

Il climaterio, o menopausa, provoca sintomi indesiderati in più dell’80% delle donne. Eppure solo una minima parte di loro, circa il 6-7% delle donne spagnole, utilizza una terapia ormonale in questa fase. La mancanza di estrogeni può recare disturbi a noi donne. Sono molti i medici che credono negli effetti benefici della TOS a lungo termine: questa, infatti, può ridurre il rischio di osteoporosi, malattie vascolari e Alzheimer. Tutto questo si traduce in una maggiore speranza di vita. Inoltre, il trattamento migliora la qualità della nostra vita dato che ci libera dalle vampate indesiderate e produce un buono stato di salute vaginale. Ciò, inevitabilmente, influenza positivamente la sessualità.

La TOS: adatta a chi?

Sicuramente è consigliata alle donne che, durante la menopausa, avvertono sintomi molto intensi come vampate, depressione, insonnia, irritabilità, repentini cambi di umore, stanchezza ingiustificata, dolori ossei e muscolari. Può avere effetti positivi anche per chi soffre di atrofia della zona genitale e urinaria, prolassi genitali e atrofia cutanea. Per queste donne gli effetti della TOS sono addirittura immediati!
Questa cura è consigliata anche alle donne che si avvicinano alla menopausa e che, quindi, sono nella cosiddetta ‘perimenopausa’. In questa fase ci sono alterazioni del ciclo mestruale, emorragie o periodi senza ciclo, eventi che generano grande preoccupazione. La TOS è ottimale per regolare il ciclo e alleviare questi fastidi.
Questo tipo di terapia è adatta a chi soffre di vasculopatia arteriosa: fumatrici, ipertese, diabetiche… In questo gruppo andrebbero incluse anche le donne soggette a rischio epidemiologico di soffrire di osteoporosi: donne magre, dalla pelle chiara, sedentarie, che assumono caffè, ecc.
Possono trovare benefici e conforto anche coloro che sono in ‘menopausa chirurgica’, dovuta alla rimozione di entrambe le ovaie. 
Attualmente è accettato il ricorso alla TOS nelle donne che hanno avuto un cancro al seno. La cura può essere iniziata dopo cinque anni, quando non si hanno più evidenze della malattia, sotto la supervisione dell’oncologo e del ginecologo.
Una donna ben informata sull’osteoporosi, sulla vasculopatia arteriosa e sull’Alzheimer può iniziare un trattamento per prevenire queste malattie a lungo termine, sempre a seguito di un consulto con il ginecologo e assicurandosi che non ci siano controindicazioni.
La cura deve sempre essere individuale e supervisionata da uno specialista che controllerà i possibili rischi: tumori che possono svilupparsi a causa dell’azione degli estrogeni (al seno, all’endometrio), malattie epatiche gravi o trombosi. La maggior parte dei trattamenti viene somministrata per via transdermica (patch sottocutaneo), ma si può ricorrere anche a un trattamento per via orale o, in caso di atrofia urogenitale importante, per via vaginale. Rinunciare a una vita piena durante la menopausa è un peccato. Oggi la scienza e la medicina possono superare i tabù. Noi superiamo le nostre paure! Consultando uno specialista possiamo avere una Terapia Ormonale Sostitutiva su misura per noi.

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