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Per bloccare l’incontinenza serve bere meno?

Bere acqua fa bene, sempre

Bere tanta acqua peggiora l’incontinenza: questa non è altro che una falsità.

Anzi, può aiutare a gestirla, anche se può sembrare contro-intuitivo. Potremmo essere portati a credere che bere meno aiuti ad avere meno stimoli a far pipì ma sarebbe solo una pratica malsana e controproducente per il nostro organismo. I medici concordano in pieno con questa teoria e affermano che il corpo umano adulto richiede da 50 a 60 grammi di liquidi al giorno per rimanere ben idratata e sana.
Bevendo meno avremmo delle urine di colore più scuro, più viscoso, e con un odore forte.
Col tempo avere delle urine molto concentrate può anche essere irritante per la vescica, che la rende più sensibile e può effettivamente aumentare episodi di incontinenza. Tutto questo può favorire la crescita di batteri, con relative infezioni della vescica e del sistema urinario.
L’acqua fa sempre bene, dunque: rende diluite le urine, non ha calorie, sale, zucchero, o additivi che possono devastare la dieta. Inoltre, non irrita la vescica, a differenza di bevande come caffè, tè, e soda in genere contengono caffeina.

Prevenire la disidratazione

Bere sempre molto con regolarità è importante per evitare di disidratarsi. Talvolta anche una lieve disidratazione può causarci degli scompensi fastidiosi come, ad esempio, mal di testa, sete, pelle secca e squamosa, una sensazione di appiccicoso in bocca. Nel breve periodo, una certa disidratazione può portare a costipazione, debolezza muscolare, irritabilità, confusione, in aggiunta ad un senso di stanchezza e affaticamento generale. Una lieve disidratazione può passare anche inosservata, o comunque risolversi in breve tempo, mentre in casi più gravi può causare battito cardiaco accelerato o irregolare, pressione bassa, febbre.

Quanto bere per prevenire la disidratazione

Consideriamo che in media, al giorno, bisognerebbe assumere circa un litro e mezzo di liquidi con le bevande, circa 8 bicchieri di acqua al giorno, e il resto attraverso gli alimenti.
Ad esempio frutta, ortaggi, verdura e latte sono costituiti per oltre l’85% da acqua; mentre carne, pesce, uova, formaggi freschi ne contengono il 50-80%; pasta e riso cotti ne contengono il 60-65%.

Ricordiamoci che in condizioni particolari, per esempio durante la stagione calda o in caso di febbre, vomito o diarrea, queste quantità andrebbero aumentate, quasi fino a raddoppiarle.
Approfittiamo della stagione invernale per concederci delle ottime tisane calde sia al pomeriggio come merenda o break e prima di andare a letto, anche per conciliare il sonno.

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