IL CORPO CHE CAMBIA

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Camminare fa bene al cervello

“Saran belli gli occhi neri. Saran belli gli occhi blu. Ma le gambe. Ma le gambe. A me piacciono di più” cantava una celebre canzone degli anni ‘30, un successo nazionale che omaggiava  una parte del corpo femminile da sempre fulcro della seduzione. Anche l’abbigliamento giusto può sottolineare i nostri punti di forza, e se sono proprio le gambe perché non metterle in risalto insieme alle nostre curve con una gonna longuette a vita alta, tanto cara alle passerelle degli ultimi due anni?

Camminare, come e dove ci piace!

Prendiamoci cura delle nostre gambe, non solo perché parte della nostra bellezza, ma anche perché specchio del benessere della nostra mente: camminare infatti fa bene al cervello, è un toccasana non solo per il corpo, ma anche per la mente. Che sia il tragitto da casa a lavoro, una passeggiata al parco o tra le vie dello shopping della città, anche una mezz’ora al giorno di camminata veloce ci porterà tanti benefici.

Camminare innanzitutto libera la mente: c’è chi preferisce muoversi ascoltando in cuffia i pezzi musicali preferiti o la radio, chi accompagnarsi con i rumori della natura, chi perdersi in zone sconosciute della città. In qualunque modo, lasciamoci tentare da questa semplice ma fondamentale pratica!

Le scarpe giuste ci restituiranno molti benefici per il corpo e ci aiuteranno a scacciare via ansia e brutti pensieri, a volare con la fantasia: una camminata veloce di 20-30 minuti al giorno sarà utile a buttare giù quei chili di troppo che tanto ci infastidiscono, a rassodare gambe, glutei, cosce, a mantenere in forma l’apparato cardiorespiratorio, a tenere lontane le preoccupazioni quotidiane e quel senso di stanchezza delle troppe ore passate davanti alla scrivania!

Dal corpo al cervello

Camminare, inoltre, porta tanti benefici per il cervello, come dimostra una ricerca che mette in relazione movimento e cellule neurali e svela come, se non si muovono le gambe per un periodo di tempo troppo lungo, anche il numero di cellule staminali neurali, da cui si formano i neuroni, sembrerebbe diminuire.

La ricerca ha infatti interessato un modello animale di topo in cui venivano impediti i movimenti antigravitari degli arti inferiori e ha mostrato una diminuzione del 70% del numero di cellule staminali neurali rispetto al gruppo di animali con il moto normale. Come commenta uno tra i referenti della ricerca, Daniele Bottai, biologo e ricercatore in neuroscienze all’Università Statale di Milano: “Questo lavoro conferma il fatto che il movimento fisico ha un impatto diretto positivo sulla salute del cervello, aiutando la formazione di nuove cellule nervose.”

In città, al mare, in montagna, bastano 30 minuti di camminata al giorno per migliorare il nostro umore e per tenere in forma corpo e mente!

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