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Le abitudini e i riti che ci fanno stare bene.

Perchè abbiamo bisogno di riti?

Secondo Cristine Legare psicologa dell’Università del Texas ad Austin, i rituali servono all’uomo, in qualunque periodo e a qualunque età. Innanzitutto, ci aiutano a sentirci appartenenti a qualcosa, poiché rispecchiano i valori e le abitudini di un preciso gruppo sociale. L’uomo è pur sempre un animale sociale e ha bisogno di sentirsi parte integrante di una “famiglia”. Abitudini in comune, dunque, che ci fanno sentire meno soli e meno diversi dagli altri. Possiamo pensare ai rituali come a delle linea guida che ci servono muoverci all’interno della società, ci indicano dei canoni da seguire e rispettare per sopravvivere all’interno di un gruppo e di una società, per rafforzare i legami sociali.
Dalle lunghe ricerche della Legare, si è capito che i comportamenti ritualistici sono collegati con i fenomeni di imitazione che troviamo nei bambini. Mettiamo in atto questi riti anche solo per osservazione dell’altro, come fosse qualcosa di connaturato e istintivo. “I rituali collettivi – spiega Legare – sono segnali pubblici di sostegno al gruppo, che facilitano la cooperazione e creano un senso di finalità condivisa. Alcuni studenti universitari sono pronti ad affrontare umiliazioni e abusi pur di appartenere a una confraternita. Le squadre sportive inscenano speciali routine per gasarsi prima di una partita. E in ambito militare quasi ogni aspetto della vita diviene un rituale collettivo”.

Le abitudini che ci fanno bene

Non ci sono solo riti che ci fanno sentire appartenenti ad un gruppo sociale. Nel nostro piccolo, a volte, i riti quotidiani sono dettati dal bisogno di controllare le cose, avere il dominio di eventi che sfoghiamo con queste abitudini, per l’appunto. Riti che portiamo avanti come modi per tenere a bada l’ansia ma, in concreto, non possiamo prevedere cosa succederà. Il controllo è un’illusione. Pensiamo, allora, a concentrarci su quelle abitudini che fanno bene alla nostra mente perché la distendono.
Che ne dite di iniziare con la buona abitudine di prenderci cura di noi stessi? Eventi spiacevoli e negativi ci saranno sempre, cose che ci procurano ansia e angoscia capiteranno, sogni irrealizzati che ci fanno sentire impotenti e talvolta frustrati. Un buon modo per lottare contro i pensieri negativi che non ci fanno evolvere ed andare avanti è prendere atto delle opportunità che abbiamo avuto. Occasioni dalle quali possiamo imparare tanto, confrontandoci con le nostre possibilità.
Spesso la nostra ansia è derivata dal timore dei cambiamenti che potrebbero stravolgere la vita a cui siamo abituati. Eppure tutti cambiamo, questo è un aspetto naturale della vita che caratterizza la nostra quotidianità. La paura della novità può bloccarci e frenare la crescita personale. Impariamo a ricordare che qualsiasi situazione, buona o cattiva che sia, può plasmare un futuro più intenso e positivo.
Talvolta le persone più soddisfatte e felici sono quelle che imparano a godere del presente immediato, di ciò che hanno, così da agire in direzione del futuro che vorrebbero si realizzasse.
Queste sì che sono buoni propositi…iniziamo dalle piccole e semplici cose per stare meglio con noi stessi e gli altri!

Fonti:

www.cristinelegare.com/lab
www.focus.it/comportamento/psicologia/perche-il-cervello-ama-i-rituali

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