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Muoviamoci e penseremo positivo!

Gli esperti hanno studiato a lungo il funzionamento della nostra mente in relazione al movimento fisico e sono sempre più convinti che più ci muoviamo e più stiamo bene.
Questi ci dicono che l’ideale per il nostro cervello è camminare un’ora al giorno, specialmente in luoghi aperti, in ambienti naturali. Il direttore del Centro Integrato Neuroscienze di Madrid ha portato avanti delle ricerche proprio sui suoi pazienti che soffrono di depressione. Il potere terapeutico di una lunga passeggiata non ha eguali. Camminando tutti i giorni si migliorano le attività celebrali come la memoria e la creatività che, invece, spesso sono compromesse da stress e ansia quotidiani. Soprattutto chi vive in città e conduce una vita frenetica dovrebbe riuscire a trovare del tempo da dedicare al movimento in luoghi tranquilli, lontano dal traffico e dal rumore.

Combattiamo la routine a piccoli e grandi passi.

Noi non ce ne accorgiamo ma, talvolta, le abitudini quotidiane alimentano una sorta di automatizzazione del cervello. La routine data dalla ripetitività delle azioni quotidiane, infatti, è alienante e può indurci un senso di sconforto. Casa, lavoro, casa: il nostro cervello diventa prigioniero delle stesse azioni, giorno dopo giorno; è così che la nostra memoria viene sempre meno allenata perché privata di motivazioni. La depressione e l’apatia influenzano il cervello che si abitua a ‘carburare’ meno, a pensare, ragionare e fantasticare meno.
Il professore Josè Angel Obeso afferma che camminando la nostra mente si svuota, si scollega dalle costrizioni automatiche perché i nostri passi vanno oltre il solito percorso conosciuto. Con una metafora, muovere il nostro fisico ci aiuta ad alleviare “pesi e zavorre dell’animo”. Una buona dose di ossigeno funge dunque da balsamo al corpo e al cervello. Immersi nel verde e nell’aria fresca, possiamo liberarci da pensieri ingombranti e fastidiosi: rilasciando endorfine la mente si sente subito più euforica e, quindi, anche più fiduciosa in grado di spaziare oltre i soliti “luoghi chiusi”, reali o virtuali che siano.
Non dobbiamo tralasciare l’importanza che ha il contatto con la natura. Tutta la settimana siamo sempre ingabbiati tra auto, computer e strade caotiche. Una bella passeggiata in un parco ci farà sentire di nuovo vicini alle nostre origini più profonde, quelle meno impostate e inquadrate in ruoli specifici. Camminiamo solo per il gusto di camminare, respirando a fondo: l’effetto rigenerante lo vedremo nel giro di poche settimane.

L’azione benefica della camminata: gli esperimenti fatti

Di recente sono state svolte delle ricerche che sostengono la tesi dell’importanza di camminare.
All’Università di Standford è stato condotto un esperimento su 176 studenti volontari che avrebbero dovuto svolgere un test di creatività: ovvero ideare un uso alternativo di oggetti comuni Hanno sfornato le idee più stravaganti e brillanti proprio coloro che hanno pensato letteralmente camminando attorno al campus.
L’altro interessante esperimento ha riguardato il funzionamento della memoria svolto all’Università del Sud Carolina. Il gruppo di studenti con migliori performance durante il test di memoria è stato quello dove i partecipanti si sono mossi in una situazione a contatto con la natura. Gli altri che avevano fatto il test camminando lungo le strade non avevano ottenuto gli stessi risultati.
Il benessere fisico e psicologico aspetta solo i nostri passi…fuori di casa!

CC BY-SA 2.0

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