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Pilates e Incontinenza

Mariacarla, parlaci di te, di come ti sei avvicinata al Pilates.

Per 25 anni ho esercitato la professione di ingegnere elettronico presso una grande azienda multinazionale. Ho sempre condotto una vita sportiva e praticato sci alpinismo, mountain bike, nuoto.
Un piccolo problema alla schiena mi ha portato a sperimentare il Pilates ed è stato amore a prima vista. In seguito, ho lasciato il mio lavoro che non mi dava più stimoli, per dedicarmi completamente al Pilates.

Dove ti sei formata come istruttore?

Tra le molte scuole che si propongono in Italia ho scelto il centro di formazione istruttori collegato alla scuola di formazione insegnanti Romana’s Pilates di New York, una scuola che propone il metodo tradizionale di J.H Pilates come insegnato dalla sua allieva diretta Romana Kryzanowska.
Nel centro The Art of Pilates di Milano ho acquisito competenze teoriche e pratiche del metodo Pilates originale.

Si parla spesso del Pilates come una pratica di allenamento unica nel suo genere…

È proprio così. Le altre discipline lavorano con la muscolatura superficiale, mentre il Pilates, sia in versione matwork (corpo libero a tappeto) sia nella versione che utilizza le macchine progettate da J.H.Pilates, lavora con la muscolatura profonda e coinvolge ogni aspetto dell’individuo che vi si dedica poiché richiede molta concentrazione e porta a una notevole consapevolezza di come si sta lavorando con il proprio corpo.

Muscolatura profonda vuol dire anche pavimento pelvico, perineo, non è vero?

Infatti. Josef Pilates, l’inventore del metodo, aveva individuato il “centro” (Power house) della persona come parte fondamentale da tenere in allenamento per garantire un benessere complessivo. E il “centro” comprende appunto i muscoli addominali, quelli della bassa schiena, il pavimento pelvico, fianchi e glutei.

Il Pilates aiuta ad avere una diversa consapevolezza e controllo della nostra muscolatura profonda, anche del perineo. Anche il respiro che accompagna ogni esercizio è importante?

Nel Pilates il respiro accompagna e aiuta la gestione del controllo di ogni movimento, il respiro nel nostro caso specifico sostiene proprio l’esercizio di tonificazione del perineo. C’è una diretta correlazione tra muscoli respiratori, come il diaframma e gli addominali interni, e il pavimento pelvico. E se gli esercizi vengono praticati in modo corretto sotto la guida di un istruttore, i risultati in termini di tonicità e miglioramento della postura generale si avvertono rapidamente.

Per ridurre disagi da cedimento del pavimento pelvico come l’incontinenza, occorre dedicarsi per molto tempo al Pilates?

Mi sento di affermare che non è solo una questione di quantità, ma di qualità del praticare, ovviamente un buon allenamento è più efficace se fatto due/tre volte a settimana, ma anche un’ora sola di Pilates alla settimana può cambiare la vita. Nella mia esperienza non c’è altra disciplina che praticata per così poco tempo possa dare risultati così profondi. È però necessaria la continuità.

Pilates fai da te?

Per avere buoni risultati è indispensabile eseguire gli esercizi specifici in modo tecnico e corretto, lungo un percorso e sotto la guida di un istruttore, un passo alla volta. Poi si possono imparare tecniche semplici di mantenimento e sviluppo che possono essere eseguite anche in casa propria, ogni giorno.

Per finire, a chi consigli il Pilates?

A tutti, a ogni età. È una pratica davvero completa che è sempre stata usata sia da atleti e ballerini in affiancamento al loro allenamento abituale, sia per il recupero della piena funzionalità del corpo in parallelo alla fisioterapia dopo un trauma, sia come ginnastica posturale.
Il Pilates è “su misura”, si ritaglia sulle esigenze specifiche della persona, ma fa bene a tutto il corpo e anche alla mente.

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