Donatella Valagussa ha studiato Yoga fin dal 1989 sotto la guida di diversi maestri.
Si è diplomata presso la scuola di formazione insegnanti Jati Yoga School presso il Centro Culturale Indiano Anantamatra di Milano, dalla quale prende il nome Kamala Devi.
Ha continuato la sua formazione di insegnante presso l’Accademia di Yoga E.F.O.A. (European Federation of Oriental Art).
Ha studiato Zen Shiatsu presso il Monastero Zen “Il Cerchio” dal 1998 al 2000. È stata insegnante-responsabile dei corsi di Yoga presso l’Associazione TEN SHIN di Milano, della quale era socio fondatore.
A Donatella Valagussa abbiamo rivolto alcune domande sullo Yoga e sulla sua pratica.
“Come nasce lo yoga?”
Lo Yoga (dal sanscrito yug che significa “unire”) è uno dei pilastri della filosofia Indù, finalizzato a perseguire il raggiungimento della perfetta conoscenza.
La forma di Yoga più popolare e praticata in occidente è l’Hatha Yoga, che ha per obiettivo il raggiungimento di un equilibrio psico-fisico attraverso la presa di coscienza del proprio corpo.
L’Hatha Yoga si basa sulla pratica di posizioni (Asana) e sul controllo e la regolazione del respiro (Pranayama).
Per una corretta pratica dello Yoga è fondamentale non solo cercare di essere sempre presenti e consapevoli di ciò che si sta realizzando a livello fisico e mentale, ma anche accettare senza giudizio i nostri limiti fisici, accogliere qualsiasi pensiero spontaneo si affacci alla mente e concentrarsi su come il respiro vada modificandosi.
“Da molti lo yoga viene indicato una pratica utile per irrobustire il pavimento pelvico, è vero?”
Si, è verissimo.
Se prendiamo in esame i nostri organi viscerali, vedremo come essi sono ben sostenuti da una robusta muscolatura che forma la parete addominale.
Questa parete non solo “contiene” stomaco e intestino, ma contribuisce anche al mantenimento del giusto tono muscolare dei muscoli involontari all’interno della parete stessa.
Con una pratica costante delle posizioni (Asana) si acquisisce la capacità di controllo della muscolatura del pavimento pelvico così come avviene con qualsiasi altro muscolo. Se in questa zona non viene mantenuto un adeguato tono e tensione, essi perdono resistenza, si rilassano, l’addome tende a divenire prominente a causa della pressione degli organi viscerali.
Inoltre, attraverso alcune tecniche di controllo del respiro (Pranayama) si favorisce la circolazione nella regione pelvica, attorno all’ombelico e nella parte sacrale della colonna vertebrale. Le radici nervose e i plessi che si trovano in questa zona vengono stimolati e tonificati.
Quindi possono essere principalmente due i benefici dello Yoga sul piano fisico: prevenzione della congestione nella zona pelvica e aiuto della rimozione del grasso in eccesso che si deposita sulla parete addominale.
“Secondo alcuni però lo yoga in qualche caso di incontinenza potrebbe essere addirittura controproducente…”
Posso dire che all’interno di ogni seduta di Yoga vengono praticate diverse posizioni dinamiche e statiche, le quali fin dai tempi antichi si sono rivelate utili per rinforzare il pavimento pelvico; bisogna però valutare singolarmente le situazioni, eventualmente dopo un consulto medico. È poi importante considerare lo stato di tonicità della muscolatura pelvica in relazione alle eventuali gravidanze pregresse e allo stile di vita.
“Yoga in menopausa: può essere una buona idea?”
Nella visione dello Yoga, la menopausa è considerata uno dei tanti passaggi all’interno della nostra esistenza. È una nuova condizione che induce a prendersi il proprio tempo e ad interiorizzare in modo significativo, prendendo coscienza del nostro vissuto, un momento privilegiato nel quale raccogliere i frutti.
L’ansia è uno dei segnali che bisogna ascoltare e di cui dobbiamo prendere atto e saper accogliere.
Le vampate di calore, che generalmente avvengono in presenza di altre persone, possono essere considerate un segnale di insicurezza, di senso di inferiorità dovuti alla nostra nuova condizione, di qualcosa che non abbiamo ancora accettato.
Con la menopausa viene a mancare la ciclicità del flusso mestruale. In questa fase, secondo lo Yoga è importante integrare tale mancanza non solo con una corretta alimentazione, ma anche con una pratica quotidiana che ci permetta di mantenere una buona fluidità dei movimenti e della mente.
Lo Yoga ci insegna a contemplare tutti i nostri aspetti, il nostro stato interno e la nostra potenzialità, ci permette di riconoscere la nostra vera natura e di apprezzare il fatto che ogni età ha una sua bellezza, anche la famigerata età della menopausa.