Secondo uno studio condotto dal Cergas Bocconi, in collaborazione con Senior Italia Federanziani, oltre 4 milioni di italiani soffrono di incontinenza. Alcuni dei sintomi propri dell’incontinenza possono confondersi con quelli di altre patologie, come la sindrome del colon irritabile e la pollachiuria. Solo il medico, attraverso specifici esami, potrà effettuare la diagnosi e indirizzarci verso le soluzioni più adatte al nostro caso specifico.
Incontinenza fecale e patologia del colon irritabile
Nel caso della sindrome del colon irritabile, il campanello d’allarme è nell’irregolarità intestinale, nel gonfiore o nella difficoltà a digerire. Questo disturbo si presenta tipicamente con un fastidio o dolore addominale che migliora dopo l’evacuazione, con episodi di stipsi e diarrea anche alternati. Nel caso dell’incontinenza fecale, invece, il passaggio di materiale fecale solido, liquido o aeriforme attraverso il canale anale è involontario e lo stimolo sfugge quindi al nostro controllo.
Pollachiuria vs incontinenza
La pollachiuria è la necessità di urinare più volte durante il giorno o di notte, spesso accompagnata da una sensazione di urgenza, con l’emissione frequente di piccole quantità di urina, in cui lo stimolo non è alleviato svuotando la vescica. Mentre l’incontinenza si manifesta con la perdita involontaria di urina, nel caso della pollachiuria c’è uno stimolo costante a urinare. Tra le diverse patologie che possono causare questo disagio ci sono le infiammazioni delle vie urinarie come la cistite o la colite, calcoli vescicali, ma anche patologie più gravi. Per questo è importante fare controlli periodici e stare attenti ai sintomi, evitando il consumo di caffeina, alcol e dolcificanti che possono aumentare il bisogno di urinare.