Sensazioni fastidiose nella zona pelvica?
Scopriamo insieme se si tratta di prostatite e quali rimedi adottare per stare meglio
Cos’è la prostatite
Possiamo definirla come una infiammazione della ghiandola prostatica, che interessa più di frequente gli uomini sessualmente attivi under 50. In base alla causa o ai tempi di manifestazione, se ne distinguono quattro tipi:
– Batterica acuta
– Batterica cronica
– Non batterica o sindrome dolorosa pelvica cronica
– Asintomatica infiammatoria
Prostatite batterica acuta (PBA)
Si tratta di un’infezione acuta, solitamente associata a uno stato febbrile, causata da batteri come l’Escherichia coli, che raggiungono la prostata attraverso l’uretra o per via linfatica. Può verificarsi anche a seguito di infezioni in organi vicini con il passaggio di sangue contaminato.
Prostatite batterica cronica (PBC)
Questo tipo di infiammazione è invece ricorrente e dovuta sempre alla stessa origine batterica. Si definisce tale quando la sua durata è uguale o superiore a 3 mesi. Può essere anche un’evoluzione di una PBA non curata adeguatamente.
Prostatite cronica non batterica o sindrome dolorosa pelvica cronica (CNP/CPPS)
L’origine di un’infiammazione prostatica non batterica può essere dovuta a vari tipi di fattori, come persistente difficoltà a svuotare la vescica, traumi del perineo, disfunzioni del pavimento pelvico o fattori psicologici.
Prostatite asintomatica infiammatoria
In questo caso, l’infiammazione si diagnostica attraverso l’esame di campioni, come biopsie o liquido seminale, prelevati per altri motivi.
A questo punto, viene spontaneo chiedersi quali siano le cause e i sintomi più comuni di questo fenomeno. Scopriamolo insieme nel prossimo paragrafo.
Cause e sintomi della prostatite
Come abbiamo visto in precedenza, le cause delle prostatiti abatteriche non sono immediatamente individuabili; la patologia viene scoperta attraverso esami specifici non correlati e gli eventuali sintomi possono avere un andamento non lineare, comparendo, attenuandosi, regredendo e poi ricomparendo.
Per quelle batteriche invece, i batteri responsabili sono in genere Escherichia coli, Enterococcus faecalis, Serratia, Pseudomonas e Proteus o batteri atipici come Chlamydia, Neisseria, Trichomonas e Ureaplasma. Altre cause possibili possono essere funghi, stafilococchi e streptococchi e raramente parassiti. Conoscere la causa dell’infiammazione permette di curarla e tenerla sotto controllo in modo più efficace.
Come già sappiamo, l’infezione può svilupparsi dall’uretra, a causa di urina infetta attraverso i dotti eiaculatori o tramite sangue. I batteri risalgono dall’uretra e vanno ad annidarsi nella prostata, causandone il rigonfiamento e impedendo la fuoriuscita di liquido prostatico, che si diffonde nella ghiandola prostatica, con relativo gonfiore e senso di tensione. Massaggi prostatici e rapporti sessuali danno sollievo proprio perché permettono il flusso del liquido prostatico.
Ora che conosciamo le cause, vediamo quali sono i suoi sintomi più comuni. Generalmente possiamo avvertire dolore nella zona perineale, nel dorso inferiore e talvolta anche nel pene e nei testicoli. Inoltre, i diversi tipi di prostatiti sono accomunate dal bisogno di urinare spesso (anche non appena si è finito), dal bruciore alla minzione e dalla sensazione di vescica non svuotata.
Sintomi più specifici per la prostatite batterica acuta possono essere:
– stato febbrile e brividi
– dolore pelvico e senso di peso perineale
– difficoltà a urinare
– tracce di sangue nell’urina
– spossatezza e dolori generali
Mentre per quella cronica abatterica avremo:
– dolore diffuso, anche durante l’eiaculazione
– dolore alla prostata, ma senza gonfiore
Ora che abbiamo tutte le informazioni riguardo a definizione, cause e sintomi di questa patologia, vediamo insieme come prevenire e alleviare gli effetti che ci può causare.
Infiammazione alla prostata: prevenzione e rimedi naturali
Vediamo insieme alcuni pratici consigli per prevenire e ovviare agli effetti della prostata infiammata.
Visita urologica
A tutte le età, ma in particolar modo superati i 50, possiamo considerare l’idea di prenotare una visita urologica annuale.
Idratazione
È preferibile cercare di bere molta acqua, circa 2l al giorno, evitando di concentrare la maggior parte dell’idratazione nelle ore serali.
Regolarità intestinale
Per quanto possibile, dobbiamo cercare di regolarizzare le funzioni intestinali, per evitare sia stipsi che diarrea e scoraggiare quindi il passaggio di batteri dall’intestino alla prostata
Attività sessuale
Un’astinenza sessuale prolungata, così come il ricorso frequente al coito interrotto, possono provocare il ristagno di liquido prostatico, favorendo quindi l’insorgere di infezioni.
Attività fisica
La sedentarietà concorre al peggioramento dei sintomi e dei fastidi correlati a questa patologia, quindi dovremo cercare di praticare attività fisica regolarmente. Lo yoga o lo stretching in particolare sono nostri ottimi alleati, perché ci aiutano a distendere i muscoli e rilassarci. Qualora per lavoro avessimo esigenza di stare molte ore seduti, possiamo aiutarci con appositi cuscini facilmente reperibili sul mercato. Per alleviare eventuali dolori, anche effettuare massaggi e manipolazioni nella zona perineale può farci stare meglio, così come limitare l’uso di bicicletta e moto, per evitare microtraumi dell’area perineale.
Regime alimentare
Anche la dieta gioca un ruolo molto importante nell’attenuare lo stato infiammatorio. In particolare, certi alimenti hanno una particolare azione benefica. Di seguito ne elenchiamo alcuni:
Uva ursina
Particolarmente consigliata in caso di una prostatite batterica, perché l’uva ursina contrasta i batteri che provocano dolore e ne favorisce la fuoriuscita, proteggendo allo stesso tempo la mucosa genitale.
Semi di zucca
Anche i semi di zucca sono degli ottimi antinfiammatori del sistema urinario, oltre ad agire sulla ghiandola prostatica diminuendone il gonfiore. Inoltre, lo zinco contenuto al loro interno ha effetti benefici anche sull’escrezione del liquido prostatico.
Cocomero
Il cocomero svolge sia un’azione lenitiva che preventiva, grazie alla presenza del licopene. Con questo ingrediente si possono preparare delle tisane diuretiche con proprietà rinfrescanti. Inoltre, l’estratto della parte bianca del cocomero si può impiegare contro le infezioni del tratto urinario.
Aglio
Non tutti amiamo questo alimento, ma le sue funzioni antinfiammatorie sono molto note. L’aglio è infatti un antibiotico naturale e agisce sia sull’infiammazione che sui batteri responsabili. Può essere assunto sia in forma pura che all’interno di preparazioni più elaborate.
Questi erano solo alcuni dei rimedi naturali che possiamo impiegare nella prevenzione e nell’alleviare le manifestazioni dei diversi tipi di infiammazione. Naturalmente, per ricevere una diagnosi e le cure più appropriate per il nostro caso, dovremo effettuare una visita col nostro medico curante. Nel frattempo, prendiamoci cura di noi stessi con costanza e senza paura!