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ABC del pavimento pelvico

A come ascolto

Saper conoscere il proprio corpo e ascoltarne i segnali è sempre di aiuto nei momenti topici della vita femminile, in particolare quando si tratta di pavimento pelvico. Dobbiamo immaginare il nostro pavimento pelvico come un ponte sospeso, un insieme di legamenti e muscoli dinamici che seguono i nostri movimenti e le posture che assumiamo, e che permettono di mantenere nella posizione corretta la vescica, l’utero e il retto della zona pelvica. Per individuare i muscoli giusti e prenderci cura del nostro pavimento pelvico proviamo ad arrestare il flusso di urina durante la minzione contraendo i muscoli: quelli che utilizzeremo in questa azione sono utili per rafforzare il tessuto pelvico.

B come biofeedback

Per biofeedback si intende una tecnica riabilitativa per nulla invasiva del pavimento pelvico adatta in particolare per persone con incontinenza fecale primitiva o secondaria e in caso di cedimenti del pavimento pelvico. La tecnologia si mette al servizio della salute della donna con lo scopo di migliorare la sensibilità, la coordinazione, la contrazione e la resistenza dei muscoli del perineo che reggono la vescica, l’utero e il retto.

C come chinesiterapia

La chinesiterapia (termine che deriva dal greco Kinesis, movimento) è una pratica fisioterapica che nasce con lo scopo di facilitare il recupero del corretto funzionamento articolare e si attesta come approccio terapeutico valido per moderare i disturbi dell’incontinenza urinaria.
Consiste in una pratica fisioterapica che può essere d’aiuto in numerose situazioni, e in particolare in alcuni momenti della vita della donna, come l’arrivo della menopausa o il periodo che segue un parto naturale, per supportare i cambiamenti fisiologici che questi avvenimenti comportano.
La chinesiterapia consiste in una rieducazione perineale guidata da un esperto attraverso la scelta di esercizi adatti a seconda delle situazioni. Si tratta di esercizi per nulla invasivi e con un’alta percentuale di successo, da eseguire in gruppo o da soli.

C come cedimento

É assolutamente naturale che con il passare degli anni il corpo perda la sua elasticità e che anche il pavimento pelvico risulti meno tonico. Quando si avverte un peso o una massa nella zona genito/anale è il segnale che il pavimento pelvico sta cedendo, con un possibile prolasso degli organi. Per questo è importante ascoltare i segnali del nostro corpo e parlare con il nostro medico di fiducia se avvertiamo qualcosa di insolito: a un cedimento parziale si può rimediare con la tonificazione o con metodi ad hoc come il biofeedback, la chinesiterapia, la stimolazione elettrica funzionale, per progressivi e significativi miglioramenti.

E come esercizio

Esercitare i muscoli del pavimento pelvico è un’ottima e proficua maniera per minimizzare, prevenire e contrastare i disturbi legati al tessuto muscolare che ha perso tono. Possiamo attivare volontariamente e rinforzare questi muscoli attraverso esercizi quotidiani o praticando alcuni sport come il pilates, lo yoga, le camminate all’aria aperta.

I come incontinenza

Le statistiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità rivelano che circa 200 milioni di persone nel mondo soffrono di incontinenza urinaria. Alcuni esercizi di allenamento della muscolatura pelvica, come ad esempio contrarre i muscoli trattenendo l’urina, risultano efficaci per tenere sotto controllo questo disturbo.
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