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Andropausa: tutto quello che dovresti sapere


Colloquialmente definita “menopausa maschile”, questa rappresenta un nuovo momento della vita, da affrontare con consapevolezza.

Con l’età, il corpo è soggetto a cambiamenti, ma non dobbiamo temerli. Conosciamo insieme le caratteristiche di questo nuovo periodo della salute sessuale dell’uomo per affrontarlo al meglio.


Cos’è l’andropausa

Prima di tutto, è importante riconoscere che si tratta di un fenomeno fisiologico, non di una malattia, le cui manifestazioni possono essere diverse per ognuno. È infatti qualcosa che non viene necessariamente affrontato da tutti gli uomini, per cui non c’è un’età di riferimento per questo cambiamento ormonale.

Lo sviluppo di questo fenomeno è dovuto a un calo degli androgeni, l’insieme di ormoni che guidano impulsi e attività riproduttive negli uomini, in particolare testosterone (prodotto dai testicoli), diidrotestosterone, deidroepiandrosterone e androstenedione (prodotti da surrene, cute e fegato).

L’andropausa può essere divisa in due tipologie:

– PADAM (Partial Androgen Deficiency in Aging Male), con una carenza parziale di androgeni
– ADAM (Androgen Deficiency in Aging Male), con totale assenza di androgeni.

Il calo degli ormoni di questo tipo, specialmente del testosterone, influisce sull’aspetto e sullo stile di vita degli uomini perché agisce sullo sviluppo dei genitali esterni, sulla presenza e quantità di peluria, sull’aumento di massa muscolare e soprattutto sull’incremento o sul calo della libido.

Questa diminuzione, fisiologica con l’invecchiamento, ha naturalmente delle ripercussioni sullo stato di salute. Nel prossimo paragrafo scopriremo quando ci possiamo aspettare che questo cambiamento avvenga.


Sintomi, effetti ed età dell’andropausa

Ora che abbiamo compreso cosa si intende con andropausa e cosa accade alla produzione di ormoni maschili quando essa inizia, arriviamo anche alla domanda cruciale: a che età l’uomo va in andropausa? 

Come abbiamo già detto, è un fenomeno che non necessariamente si verifica per tutti e sicuramente non per tutti allo stesso modo. La produzione di testosterone può infatti iniziare a diminuire già dai 25-30 anni di età, ma è più frequente che dai 40 anni in poi ci sia un piccolo calo ogni anno. La diminuzione inizia a diventare significativa intorno ai 50-60 anni d’età, per arrivare a livelli di testosterone dimezzati rispetto a quelli che si avevano in gioventù intorno ai 70-80 anni.

Naturalmente, questo fenomeno porta con sé dei sintomi che, una volta conosciuti, possiamo riconoscere e affrontare senza paura. In linea di massima, i sintomi che possiamo sperimentare non sono repentini come quelli della menopausa femminile. Seppure spesso ci si riferisca a questo momento come all’inizio dell’infertilità maschile, la sua manifestazione più evidente è il calo del desiderio. Molto spesso, infatti, la capacità di riproduzione sessuale non viene comunque toccata da questo cambiamento e resta invariata. Altri effetti che possiamo riscontrare sono:

– Disfunzione erettile (erezione scarsa o assente)
– Difficoltà a raggiungere l’orgasmo
– Difficoltà a eiaculare

Non è solo la sfera sessuale che risente di questa metamorfosi, ma tutto l’organismo. Possiamo osservare anche alcune tra le seguenti manifestazioni:

– Tendenza a ingrassare, specialmente sui fianchi, sull’addome e sulle natiche
– Riduzione della densità ossea e maggiore rischio di fratture
– Riduzione della peluria corporea
– Eccessivo sviluppo delle mammelle
– Peggioramento e perdita di massa muscolare
– Ingrossamento della prostata
– Maggiore rischio di patologie cardiovascolari
– Insonnia

Questo momento di cambiamento porta con sé anche avvisaglie legate alla sfera emotiva e psicologica, che sono personali e diverse per ognuno di noi e che rendono più difficile il riconoscimento. Ecco alcuni dei più comuni:

– Senso di inadeguatezza
– Bassa autostima
– Sensazione di non sentirsi amati
– Difficoltà relazionali
– Depressione

Se proviamo uno o più di questi disturbi psicologici o fisici, non dobbiamo scoraggiarci; dipendono da uno scompenso ormonale non permanente, che può essere alleviato da alcuni accorgimenti, da adottare dopo aver consultato il parere di un medico.


Rimedi naturali per i sintomi dell’andropausa

Come per ogni squilibrio del nostro corpo, è bene non pensare a soluzioni fai da te, ma rivolgersi a un medico per avere una terapia su misura per le nostre esigenze e che sia in linea con i nostri sintomi. Per questo è importante avere fiducia in chi si prende cura di noi e parlare chiaramente senza omettere nessuno dei disturbi ormonali che soffriamo.

In attesa di avere una corretta terapia, possiamo adottare alcuni rimedi naturali che prevengono o agiscono da palliativi su diversi sintomi. Eccone alcuni.

Cura della propria emotività e del benessere psicofisico
Dobbiamo sempre ascoltare il nostro corpo e la nostra mente; per questo non dobbiamo provare nessuna vergogna nel chiedere aiuto se sentiamo di essere più stanchi, ansiosi o irritabili del solito, sintomi che negli uomini sono spesso indice di depressione.

Stile di vita sano
L’esercizio fisico e un’alimentazione sana sono validi alleati per migliorare l’umore, favorire il benessere corporeo e anche ripristinare i livelli di testosterone. In particolare, alimenti come i legumi e i grassi buoni, olio d’oliva, semi oleosi, avocado, salmone e uova, possono esserci utili.

Estratto di ortica
L’ortica ha un effetto antinfiammatorio, che può essere utile per la salute della prostata e il benessere delle vie urinarie. Inoltre, sembra equilibrare il rapporto fra testosterone e altri ormoni, alleviando i sintomi che questo squilibrio produce.

Zinco-rame
Gli oligoelementi zinco-rame sono indicati per mantenere il benessere della prostata e si rivelano utili contro l’eccessiva stanchezza e il calo della libido.

Fiori di Bach
Alcune tipologie di fiori di Bach, come Vervain, Crab Apple e Impatients, possono risultare utili contro l’eiaculazione precoce; altre ancora, Boronia, Crowea, Dog Rose, Five Corners, invece agiscono come calmanti su preoccupazione o ansia e mancanza di autostima.

Siamo arrivati al termine di questo articolo; come ultimo consiglio per affrontare questo cambiamento, ricordiamo che l’andropausa non è che una manifestazione del nostro organismo; per cui non dice niente della nostra personalità e non definisce il nostro valore come uomini.

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