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Benessere sessuale: cos’è e come coltivarlo


Il benessere sessuale è un diritto di ogni persona

Eppure, spesso non siamo poi così informati sull’argomento. Scopriamo quindi insieme di cosa si compone e come integrarlo nella nostra vita.


Giornata del Benessere Sessuale: cos’è e perché è importante

Quando parliamo di sesso, ancora oggi tendiamo a vergognarcene e a vivere la conversazione con un misto di imbarazzo, paura e senso di tabù. Eppure, si tratta di un aspetto importante per tutti, a tutte le età, e che contribuisce moltissimo al nostro benessere generale.

Ma cos’è davvero il benessere sessuale? Ecco la definizione che ne dà l’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità:

“È uno stato di benessere fisico, emotivo, mentale e sociale in relazione alla sessualità; non è solo assenza di malattia, disfunzioni o infermità. La salute sessuale richiede un approccio positivo e rispettoso alla sessualità e alle relazioni sessuali, così come la possibilità di avere esperienze sessuali piacevoli e sicure, libere da coercizione, discriminazione e violenza. Per la salute sessuale, da raggiungere o mantenere, i diritti sessuali di tutte le persone devono essere rispettati, protetti e messi in atto.”

Possiamo dire quindi che il benessere sessuale non riguarda solo la vita di coppia, ma anche il rapporto che abbiamo con noi stessi e col nostro corpo, che deve cercare di soddisfare due condizioni molto importanti: la salute e il piacere sessuale. Conoscere il nostro corpo e la nostra sessualità ci rende più felici e in armonia con noi stessi e favorisce anche il benessere fisico, psicologico e mentale.

Purtroppo, nella maggior parte dei casi, noi italiani non siamo molto informati sui temi correlati al benessere sessuale, perché non abbiamo avuto una sufficiente educazione in materia a scuola o in famiglia; se invece abbiamo avuto la fortuna di avere conversazioni in merito, spesso sono state superficiali e non sufficienti a renderci coscienti di temi come l’igiene intima, la scoperta della propria identità, le malattie sessualmente trasmissibili ecc.

Per colmare questa carenza di informazioni, educare e approfondire le tematiche legate a sesso, amore e intimità tra le persone, il 4 settembre è stata istituita la Giornata mondiale della salute sessuale. Un altro obiettivo di questa ricorrenza è quello di normalizzare la tematica sessuale per renderla accessibile e per poterne parlare liberamente e in sicurezza.


Parlare di benessere sessuale è ancora un tabù?

Sebbene parlarne liberamente e informarsi sia la base per poter godere di buona salute sessuale, il sesso è ancora un argomento che, nella maggior parte dei casi, viene taciuto o trattato con superficialità e imbarazzo, tanto in famiglia quanto con medici e professionisti sanitari. Questo vale tanto per le giovani generazioni quanto per quelle più in là con gli anni; verso queste ultime può esserci anche pregiudizio da parte dei medici stessi, che spesso danno per scontata la fine dell’attività sessuale dopo una certa età.

I dati della Federazione Italiana Sessuologia Scientifica o FISS dicono infatti che solo il 19% dei professionisti sanitari fa domande sulla salute sessuale alle proprie pazienti in menopausa. Se per le donne possono esserci dei tabù sia ad aprirsi che ad essere ascoltate, per gli uomini non va meglio: secondo un sondaggio di Dottori.it, 1 uomo su 3 prova imbarazzo a parlare di preoccupazioni di natura sessuale, anche con gli specialisti, per questo si preferisce cercare online una soluzione alle proprie preoccupazioni.

Il tema della prevenzione crea in effetti un vero e proprio gap tra uomini e donne. Nella stessa ricerca a cui abbiamo fatto riferimento in precedenza, vediamo come il 68% delle donne abbia fatto almeno una volta nella vita una visita ginecologica e il 53% ne faccia annualmente. Lo stesso non si verifica per il target maschile, in cui più della metà (51%) non ha mai effettuato una visita andrologica.

Questa difficoltà ad aprirsi al confronto porta quindi a conseguenze negative sulla salute sessuale e si traduce anche in una ridotta o mancata conoscenza e prevenzione rispetto alle malattie sessualmente trasmissibili, tant’è vero che solo poco più della metà della popolazione, giovane e meno giovane, usa abitualmente il preservativo.

Un altro tema spesso considerato tabù è l’autoerotismo, che tende a essere vissuto con colpevolezza e inibizione, spesso a causa di un’educazione molto severa che dipingeva questa pratica in una luce negativa. Questo ci porta a trascurare il rapporto unico che possiamo creare col nostro corpo, alla scoperta di un piacere che è nostro diritto e che migliora il nostro stato generale di benessere.

È bene iniziare a considerare il benessere sessuale non come un aspetto secondario del nostro equilibrio psicofisico, ma come una componente che ci arricchisce e ci realizza come esseri umani. Dobbiamo quindi cercare di spogliarci dei nostri pregiudizi e di pudori eccessivi e aprirci al dialogo con i nostri medici di fiducia, i nostri partner e anche con i nostri figli, per assicurare loro un’educazione sessuale più completa e la libertà di confidarci perplessità e preoccupazioni.


Consigli per coltivare il benessere sessuale anche dopo i 50 anni

Come abbiamo visto, il benessere sessuale è un diritto che può essere coltivato a qualsiasi età, per trarne benefici sia di coppia che individuali, per migliorare l’umore e per consolidare la relazione affettiva con il partner. Non vergogniamoci quindi della nostra intimità, ma apriamoci all’argomento con curiosità, per migliorare la nostra salute a 360 gradi.

Come possiamo dunque continuare a prenderci cura del nostro benessere sessuale, anche dopo i 50 anni? Ecco alcuni consigli che possiamo seguire per continuare a vivere al meglio questo aspetto della vita:

  • Effettuare visite regolari con ginecologo/andrologo: dopo la mezza età, il nostro corpo cambia e così le sue esigenze. Per questo motivo è bene tenere sotto controllo l’evoluzione della nostra zona intima per prendersi cura delle manifestazioni dell’età, come la diminuzione nella lubrificazione e nella tonicità delle pareti vaginali per le donne o la necessità di controllare la prostata e la qualità dell’erezione per gli uomini.
     
  • Adottare uno stile di vita sano: con una dieta equilibrata, con il giusto apporto di amminoacidi, zinco, magnesio e vitamine del gruppo B, un buon ritmo di riposo e una moderata ma costante attività sportiva ci sentiremo più in forma e questo avrà i suoi effetti anche sul piano sessuale.

  • Coltivare l’intimità col proprio partner: non c’è una ricetta universale per tenere viva la complicità di coppia; quindi, dovremo trovare il modo che meglio si adatta alla nostra relazione. Un dialogo onesto, aperto e continuativo però è di sicuro la chiave per aprirsi a nuove possibilità da esplorare insieme.

  • Dedicare del tempo a noi stessi: come visto in precedenza, l’attività sessuale non è solo un aspetto della vita di coppia, ma anche del rapporto esclusivo che abbiamo col nostro corpo. Quindi non dimentichiamo di dedicarci attenzioni e di riservarci momenti intimi privati per mantenerci in contatto con i nostri desideri e con l’espressione della nostra intimità.

    Dopo aver scoperto insieme cos’è il benessere sessuale e come coltivarlo anche dopo i 50 anni, non ci resta che… Vivere la nostra vita sessuale al meglio delle nostre possibilità!
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