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Bruciore intimo dopo rapporto: cause e rimedi per alleviarlo


È capitato a ognuna di noi di provare una sensazione di fastidio intimo come il prurito.

Che duri qualche ora o continui a farsi sentire per giorni, scopriamo insieme da cosa è causata e qualche consiglio per provare sollievo. 


Bruciore intimo: come si manifesta

A causa della nostra conformazione fisica, il bruciore intimo viene provato con più facilità dalle donne che dagli uomini. Tra i sintomi più comuni di questa irritazione ci sono il prurito intimo esterno o interno. Quello esterno si manifesta sulle grandi labbra ed è dovuto a un gonfiore dei genitali esterni. Il prurito intimo interno si manifesta, invece, quando questa sensazione fastidiosa, e a volte dolorosa, viene avvertita nelle vie urinarie o nella vagina, con possibili perdite vaginali. Altri sintomi possibili sono una lieve perdita di sangue, dispareunia (dolore durante i rapporti) e secchezza vaginale. Più rare sono escoriazioni, piccole vesciche e ulcerazioni.

Spesso tendiamo a pensare che l’utilizzo del preservativo o, al contrario, la sua assenza, sia correlato al bruciore intimo dopo un rapporto, così come la comparsa di questo sintomo quando si urina. La sensazione urente in realtà può iniziare già durante un rapporto, che scatena una situazione di irritazione già presente e in grado di durare qualche giorno o di protrarsi ulteriormente.

Per capire quale sia la causa originaria di questo disturbo, è indicato un consulto con il ginecologo, che, oltre alla normale visita, esaminerà le secrezioni vaginali e stabilirà l’origine e la terapia più adatta per questo sintomo. Per farci un’idea però, scopriamo quali sono le cause più frequenti nel prossimo paragrafo.


Da cosa dipende il bruciore intimo dopo un rapporto?

Come per tutti i sintomi generici, anche questo può avere molteplici cause, alcune delle quali sono più semplici di altre da individuare e curare. Scopriamole insieme.

Secchezza vaginale
Forse la ragione più comune per i dolori al basso ventre dopo un rapporto. La secchezza vaginale ha molteplici origini, spesso di tipo fisiologiche. La prima consiste nel calo di estrogeni, gli ormoni sessuali femminili responsabili del ciclo mestruale e della lubrificazione della cervice uterina. Questo accade in modo del tutto naturale in menopausa, ma anche nel post-parto in fase di allattamento. La secchezza intima figura tra gli effetti collaterali di farmaci come pillola anticoncezionale e antidepressivi; oppure può essere segnale di poco coinvolgimento, calo del desiderio o paura del dolore. In ogni caso, può portare all’aumentare della possibilità di piccole abrasioni causate dalla penetrazione, che causano quindi il bruciore post-rapporto.

Ipersensibilità/allergia da contatto
Un’altra causa di fastidio può essere data da alcune sostanze chimiche, che provocano irritazione intima. Alcune di noi sono particolarmente sensibili e rischiano di incorrere nel bruciore intimo a causa di alcuni deodoranti o detergenti intimi, saponi, creme depilatorie, bagnoschiuma, ammorbidenti o carta igienica profumata. Inoltre tra i possibili agenti sensibilizzanti rientrano anche prodotti specifici per la zona, come lubrificanti, profilattici, spermicidi, diaframmi contraccettivi, creme e anelli vaginali.

Candidosi 
Comunemente detta candida, questa micosi è tra le possibili cause del prurito intimo. Nel nostro organismo, ne è sempre presente una certa quantità, nella mucosa genitale e nella bocca. Normalmente, la sua diffusione è controllata da batteri e altri microrganismi, ma se abbiamo le difese immunitarie basse, per cure antibiotiche o cortisoniche, diabete, patologie che portano all’immunodeficienza o per semplice stress, il fungo noto come Candida Albicans si sviluppa. Tra i suoi sintomi, oltre a quello di cui ci stiamo occupando, ci sono senso di irritazione e di dolore dopo la minzione, secchezza vaginale e perdite bianche piuttosto dense.

Cistite
La cistite è un’infezione urinaria spesso causata da batteri che colpisce prevalentemente noi donne, a causa della vicinanza tra parti intime e ultimo tratto intestinale. Questo fa sì che i batteri parte della flora intestinale causino un’infiammazione della vescica: si manifesta attraverso l’infiammazione intima, insieme all’urgenza minzionale e alla sensazione di difficoltà a svuotare la vescica. Nei casi più seri, ci sono anche perdite ematiche nell’urina e la febbre con cui il corpo cerca di liberarsi dell’infezione. Se invece sperimentiamo il bruciore intimo dopo un rapporto, il responsabile della cistite è proprio la natura “meccanica” dell’atto sessuale, che può creare traumi all’uretra e favorire l’insorgere della cistite.

Irritazioni e infiammazioni non infettive
In questo caso, l’irritazione può dipendere da due condizioni: l’alterarsi della flora microbica o l’aumento del pH vaginale. Il prurito e il bruciore però possono anche manifestarsi in seguito a un trauma psicologico (vulvodinia).


Un po’ di sollievo con i rimedi naturali

In attesa di una visita ginecologica, possiamo scoprire come ridurre il prurito e la sensazione urente durante un rapporto sessuale con alcuni semplici gesti e metodi naturali.

Evita un detergente intimo troppo aggressivo
È bene evitarli a priori perché di solito sono già irritanti di per sé; soprattutto in caso di sensibilità o predisposizione però usare detergenti troppo aggressivi favorisce l’arrossamento e la desquamazione. Può addirittura indurre dermatiti e sicuramente predispone al prurito intimo post rapporto. Meglio utilizzare un detergente intimo delicato, che ha su di noi un’azione lenitiva.

Mantenere l’equilibrio della flora batterica vaginale
Se predisposte a dolori al basso ventre dopo i rapporti, è necessario che manteniamo il corretto equilibrio della flora batterica nelle parti intime. Questo è possibile proteggendo la flora vaginale con l’assunzione di fermenti lattici probiotici, disponibili oggi anche sotto forma di capsule da inserire nella zona genitale.

Preferire la doccia al bagno
Sembra un consiglio particolare ma c’è un motivo: con la doccia riusciamo a sciacquare bene il sapone o bagnoschiuma ed evitiamo che l’umidità ristagni e scoraggiamo il proliferare di funghi o batteri dannosi per il nostro corpo, garantendo una maggiore igiene intima.

Scegliere la biancheria intima giusta
L’abbigliamento intimo più adeguato è quello che assicura una buona traspirazione e non irrita le parti intime. La migliore è quindi la biancheria di cotone, meglio ancora se bianca: permette ai tessuti di ossigenarsi e assorbe le perdite vaginali.

Favorire idratazione e igiene intima con un detergente intimo naturale
In caso di bruciore intimo dopo i rapporti, un’alternativa non aggressiva per detergere le parti intime può essere aggiungere degli elementi naturali lenitivi all’acqua. Il tea tree oil o l’aceto bianco a esempio svolgono un’azione disinfettante. L’aceto di mele è invece antibatterico e la camomilla un buon calmante, insieme ad amido di riso e avena. Dopo essersi lavate, si può andare a idratare la zona con aloe vera in gel per avere sollievo immediato; oppure olio di borragine o pomata di calendula, per attenuare l’infiammazione e il prurito.

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