Tale prolasso genitale, uno dei più frequenti, è solitamente accompagnato da sintomi quali incontinenza urinaria, infezioni frequenti o, se non adeguatamente curato, persino una ritenzione urinaria cronica.
Il prolasso della vescica, detto cistocele, indica la dislocazione della stessa attraverso la parete anteriore della vagina, e avviene poichè il pavimento pelvico non può espletare correttamente la sua funzione di supporto. Nelle donne che hanno avuto più parti vaginali è piuttosto frequente la presenza di un cistocele di tipo lieve-moderato che, a fine giornata, provoca una sensazione di pienezza e pesantezza pelvica.
Sebbene i sintomi urinari che derivano da tale prolasso siano svariati, sono tutti dovuti allo scivolamento della vescica dalla sua sede verso la vagina.
– Incontinenza urinaria da sforzo a causa della perdita del normale angolo uretrovesciale.
– Irritazione e aumento della necessità di urinare con urgenza. Si tratta di donne che non soffrono di perdite di urina, ma hanno la necessità di andare al bagno dalle 8 alle 10 volte al giorno.
– “Sindrome ostruttiva”: si riscontrano difficoltà nell’iniziare la minzione, il flusso urinario è intermittente. Si ha la sensazione di non aver svuotato completamente la vescica, lo svuotamento avviene lentamente e, alle volte, è necessario assumere una determinata posizione per favorire il completo svuotamento della stessa. Di solito, questi casi di ostruzione urinaria coincidono con un cistocele di grado elevato che fuoriesce dalla vagina.
Quando la presenza del cistocele ostruisce il corretto flusso urinario, è comune associarlo a ripetute infezioni urinarie, poichè il residuo di urina all’interno della vescica una volta completata la minzione è un fattore di rischio per l’infezione. Se ti riconosci in questo profilo e soffri di cistite più di tre volte l’anno, rivolgiti a uno specialista affinchè possa prescriverti la terapia più adeguata.
Sfortunatamente, sono molte le donne che, pur avendo un cistocele che comporta l’ostruzione urinaria, non si rivolgono subito a un medico. A volte, sviluppano persino “l’incontinenza da trabocco”, in cui i residui di minzioni incomplete si accumulano nella vescica e a ogni minimo sforzo si manifestano perdite continue non accompagnate dallo stimolo a urinare. La vescica è quasi sempre piena ed è possibile apprezzare un rigonfiamento fisico (globo vescicale).
Si tratta di una problemática molto seria, poichè la ritenzione urinaria cronica può portare a un’insufficienza renale. Di conseguenza, se sono presenti questi sintomi, non aspettare e rivolgiti a un centro specializzato in patologie del pavimento pelvico.