Per la medicina tradizionale cinese, l’essere vivente ha un’energia vitale che si muove lungo i meridiani e che riscalda l’organismo, restituendo lo stato energetico.
I meridiani e i loro significati
Dobbiamo immaginare i meridiani come linee lungo le quali si sprigiona l’energia vitale del nostro corpo, e che si incontrano in alcune congiunzioni. In tali punti si possono annidare fastidi e campanelli d’allarme per la salute: l’energia che si muove, infatti, nei meridiani, potrebbe subire una battuta di arresto, una sorta di stop energetico, e in quel punto potremmo avvertire dolore o fastidio.
I punti, inoltre, secondo la medicina cinese, corrispondono ognuno a organi interni. In caso di infiammazione, il punto sensibile, incrocio tra meridiani, si mostra fastidioso alla palpazione, segno che l’organo corrispondente è in sofferenza per qualche ragione.
L’agopuntura
Poiché nella medicina cinese antica quasi tutte le patologie sono connesse a una produzione eccessiva o troppo scarsa di energia che scorre nei meridiani, nei punti di congiunzione si va a praticare l’agopuntura. Questa impiega due tipi di aghi: gli Yang, rossi o gialli, che hanno un’azione riattivante di energia nei meridiani, e gli Yin, d’argento e zinco, che hanno azione calmante.
L’agopuntura è una pratica della medicina cinese tradizionale, che sembrerebbe risalire al 2500 a.C., in cui tutte le azioni e gli stati dell’organismo fanno capo ai due principi cardine, lo Yang, maschile, attivo e solare, e lo Yin, femminile, passivo e lunare, l’uno il completamento dell’altro.
I meridiani energetici primari sono 24 (12 per lato, simmetrici, 6 dello yin e 6 dello yang) e scorrono in modo longitudinale nell’organismo, distribuiti nel corpo in maniera equilibrata, a destra e sinistra.
I meridiani energetici non sono solo fondamentali per la medicina cinese, ma anche per le arti marziali: essi corrispondono a specifici punti di pressione che, se toccati in un certo modo, possono portare allo svenimento, proprio come si vede nei film d’azione!