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Incontinenza urinaria maschile: cause e rimedi


La perdita di gocce di urina è un disturbo anche maschile

Scopriamo insieme quali sono le cause di questo fenomeno e come rimediare in modo naturale.


Cause dell’incontinenza maschile 

L’incontinenza urinaria è un fenomeno tanto maschile quanto femminile, anche se sappiamo che gli uomini ne sono interessati in parte minore. La manifestazione principale, la perdita di gocce di pipì, è naturalmente la stessa, ma non sempre le cause lo sono; vediamo insieme le più frequenti per gli uomini:

– Infezioni delle vie urinarie: sono meno frequenti negli uomini, ma portano una minzione ripetuta accompagnata da un senso di urgenza e bruciore.

– Ostruzione della vescica questa situazione si associa normalmente all’ipertrofia prostatica benigna, cioè al fenomeno della prostata ingrossata che, se non trattato, può creare appunto un ostacolo allo svuotamento naturale della vescica.

– Cause neurologiche: la perdita di urina può essere causata anche dalla contrazione involontaria della vescica, che normalmente è associata a cause o malattia neurologiche.

– Età: l’avanzare degli anni fa si che muscoli e tessuti del pavimento pelvico, così come vescica e uretra, si rilassino e funzionino meno bene. Inoltre, ulteriori condizioni di salute possono influire sullo stato di questi organi.

– Abitudini poco salutari: fumo, caffeina e bevande gassate in eccesso possono influire sull’incontinenza urinaria.

– Assunzione di alcuni tipi di farmaci.


Tipi di incontinenza urinaria maschile

Non tutti i tipi di perdite urinarie sono uguali; se ne distinguono diversi tipi in base a ciò che le provoca o alla modalità in cui le perdite avvengono. Ecco i più conosciuti:

  • Da sforzo

Ci troviamo di fronte a questa tipologia quando alcuni tipi di movimenti, come tosse, risate, starnuti o esercizio fisico, creano una pressione sulla vescica e causano quindi perdite di urina. È un tipo di incontinenza che in noi uomini può presentarsi anche dopo lesioni delle vie urinarie e/o neurologiche, operazioni alla prostata o semplicemente in età avanzata.

  • Da urgenza

In questo caso, le perdite avvengono dopo aver sentito il bisogno impellente di urinare, spesso a causa di una contrazione involontaria della vescica collegata a segnali nervosi fuori dall’ordinario.

  • Da traboccamento

Questo tipo di fenomeno si verifica quando l’urina fuoriesce dalla vescica a causa di uno svuotamento incompleto. Può avvenire sia a causa di muscoli della vescica indeboliti sia per un’ostruzione dell’uretra. Se è questo il nostro caso, potremmo sentire un frequente e continuo stimolo a urinare, ma solo piccole quantità di urina per volta, sia avere un costante sgocciolio.

  • Funzionale

Se abbiamo difficoltà a raggiungere il bagno per tempo o ad aprire i pantaloni, per cause fisiche, come ad esempio artrosi e gonfiore articolare, o di altro tipo, come perdita temporanea di memoria o difficoltà cognitive , il tipo di incontinenza è chiamata funzionale.

  • Transitoria

Il tipo di perdita urinaria di più breve durata è detta proprio transitoria ed è generalmente quella che dipende da un effetto collaterale di alcuni tipi di farmaci, ad esempio quelli per la pressione alta, dalla costipazione o tosse cronica, che comportano una spinta sulla vescica, oppure dal consumo di alcool e caffeina, che portano la vescica a riempirsi rapidamente.


Esercizi e rimedi naturali per le perdite urinarie

Ci sono vari approcci che possiamo adottare per ridurre al minimo gli inconvenienti che si associano all’incontinenza. Eccone alcuni che prevedono solo alcune accortezze e un po’ di rinforzo muscolare:

– Usare la tecnica del “doppio svuotamento”, ovvero uno dei rimedi naturali per svuotare la vescica e che prevede di urinare la prima volta e ritentare dopo aver aspettato qualche minuto, per essere sicuri di essere completamente liberi.

– Recarsi al bagno ogni 2-4 ore anche se non avvertiamo lo stimolo di urinare, per prevenire del tutto gli episodi.

 – Ritardare la minzione con un “allenamento” della vescica. Possiamo cercare di aspettare 10 minuti quando avvertiamo lo stimolo a urinare e provare ad allungare sempre di più il tempo tra una minzione e la successiva, cercando di portare l’intervallo a circa 2-3 ore.

– Rafforzare i muscoli del pavimento pelvico con degli appositi esercizi. I più noti sono i cosiddetti esercizi di Kegel e consistono in delle contrazioni regolari delle pelvi per poterli rendere più tonici e resistenti, in grado di trattenere l’urina più a lungo. Per sperimentare l’efficacia, possiamo provare questa sequenza: riempiamo il bidet di acqua tiepida e ci sediamo a cavalcioni. Proviamo a contrarre i muscoli pelvici per 5 secondi e ripetiamo un’altra volta. Riposiamo per 10 secondi e ripetiamo di nuovo. Eseguiamo poi la contrazione in acqua per 10 volte e potremo notare come le perdite urinarie diventeranno meno frequenti.

Ora dovremmo saperne di più per imparare a capire e gestire questa evenienza; ricordiamoci sempre però che è una condizione fisiologica che non ci definisce e che può essere trattata e migliorata!

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