Non fai altro che guardare video di gattini. Disegni lacrime sulla finestra ogni volta che piove. Un giorno adori la ragazza di tuo figlio e quello dopo le lanceresti una torta in faccia. Piangi quando vedi un abbraccio in televisione. Un semaforo rosso risveglia un lato psicolabile di te che non conoscevi… Dannati estrogeni!
La riduzione dei livelli ormonali durante la menopausa può farci vivere una costante sindrome premestruale. E ciò comprende sintomi che non possiamo controllare: irritabilità, tristezza, mancanza di motivazione, ansia, irascibilità, aggressività, stanchezza, cambi di umore… sono disposizioni d’animo non piacevoli, che ci fanno scattare alla minima cosa, che provocano azioni delle quali poi ci pentiamo. Cosa fare?
Ci sono due cose che bisogna sapere. La prima: accettare che siamo in menopausa. Riconoscerla. Renderci conto che se viviamo una montagna russa di emozioni è per colpa degli estrogeni. E una volta rilevata la causa (perché normalmente non siamo così) dobbiamo lavorarci su.
Tristi e irritabili? La prima cosa è consultare il medico
Se ci sentiamo irritabili e tristi dopo i 45 anni, è molto probabile che ciò abbia a che vedere con la menopausa (o perimenopausa o post-menopausa), ma è anche vero che i sintomi elencati non per forza devono essere vincolati esclusivamente al calo degli estrogeni. Possono esserci motivi legati al peso per i quali ci possiamo sentire di cattivo umore, che si sia in menopausa o meno.
Per questo, come primo provvedimento è essenziale andare al medico. Lui o lei sapranno a chi dare la colpa. E se la colpevole è la menopausa, diamoci dentro! Perché quando i livelli ormonali iniziano a decrescere, come lo fanno nei mesi (e anni) precedenti alla menopausa, tutti i sistemi che impiegano tali recettori ormonali subiscono un cambiamento, compreso il nostro cervello. Agiamo, prendiamo le redini delle nostre emozioni.
Come si fa ad affrontare gli sbalzi emozionali della menopausa?
L’irritabilità e i sentimenti di tristezza sono i sintomi emozionali più comuni della menopausa. Probabilmente sarai l’ultima a notarlo. E forse sarai anche la prima a negarlo quando qualcuno te lo farà sapere. Ma prendi nota di questo: spesso è possibile controllare i nostri cambiamenti emozionali apportando dei piccoli cambiamenti allo stile di vita, imparando nuovi modi di vivere, di rilassarci e di ridurre lo stress. Ecco alcuni esempi:
- Fare sport e mangiare in modo sano: la scienza insegna che si tratta di due fattori capaci di renderci più felici.
- Praticare yoga, meditazione o respirazione consapevole per fare entrare in connessione corpo e mente.
- Evitare i tranquillanti e l’alcol.
- Cercare motivazioni che rappresentino una sfida.
- Trovare sostegno nei nostri cari. Parliamo con loro di come ci sentiamo.
- Riattivare i rapporti sociali.
Stai alla larga dalla depressione, è la tua nemica numero 1.
Benché la menopausa non sia una causa diretta della depressione, è vero che alcune donne ne presentano i sintomi in questa fase della vita. Molte delle situazioni insoddisfacenti che viviamo possono sfociare in depressione. E ancor di più quando siamo così esposte e con le difese a terra. Di certo è l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno. Agiamo prima che la tristezza o la malinconia passino al livello successivo. Parliamone con uno psicologo: un reset emozionale non fa male a nessuno.
La terapia ormonale sostitutiva può aiutare?
La scienza moderna ci ha illustrato gli effetti positivi della terapia ormonale sostitutiva sulle donne che vengono fortemente colpite dalla menopausa. Svariati studi ne avallano anche l’utilità dal punto di vista psicologico. Ma, se pur esiste una crescente evidenza a suggerire che tale terapia sia in grado di attenuare i sintomi emozionali causati dalla menopausa, è anche vero che da sola non è sufficiente per trattare la depressione nella sua forma più grave. Come sempre, è il medico la persona che saprà darci il consiglio migliore.