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Minzione frequente: cause e rimedi


Ti sembra di dover fare pipì spesso?

In questo articolo scopriremo insieme quale può essere il motivo che induce ad un bisogno frequente di urinare e come prendersi cura di questo fenomeno.


Cosa significa minzione e come funziona

Una delle definizioni del termine “minzione” può essere l’atto di urinare. Non solo però, perché abbraccia anche l’insieme dei processi fisiologici che porta all’atto stesso. Si tratta quindi di un fenomeno fondamentale per l’organismo, attraverso il quale i reni possono filtrare ed eliminare le sostanze di scarto.

Normalmente, si tratta di un processo dipendente dalla nostra volontà; infatti, pur percependo uno stimolo a svuotare la vescica, non è detto che decidiamo di assecondarlo nel momento stesso in cui si presenta. Invece bambini al di sotto dei 3 anni, alcuni anziani e pazienti con lesioni neurologiche possono avere problemi a esercitare il controllo volontario su questo processo.

Ora conosciamo la definizione più completa di questo termine e possiamo esaminare la dinamica dell’atto. Urinare coinvolge sia il sistema nervoso che i muscoli dell’apparato urinario. Affinché ciò avvenga, sia il primo che i secondi devono essere in grado di svolgere correttamente la loro funzione.

Il processo si articola in diverse fasi. La prima è il graduale riempirsi della vescica; dai reni l’urina scende a riempirla e progressivamente la tensione delle pareti di quest’organo aumenta fino a raggiungere un punto critico soggettivo per ogni individuo, che avvia la fase successiva.

Questa è l’attivarsi del riflesso di minzione, un riflesso nervoso azionato dalla quantità di urina sufficiente per indurre la necessità di svuotare la vescica. A questo punto percepiremo il bisogno di urinare e potremo decidere se procedere o attendere. Se decidessimo di non farlo, la vescica continuerebbe a riempirsi fino ad aumentare il riflesso di minzione.


Tipi di minzione

Ora conosciamo bene il funzionamento di un processo fisiologico che espletiamo più volte al giorno. Cosa succede però se avviene più o meno spesso del normale? Possono esserci diverse manifestazioni di queste possibilità, vediamo insieme le più frequenti.

Incontinenza
Si definisce incontinenza la necessità di urinare troppo spesso, con una frequenza superiore alle 8 volte circa in 24 ore e con un’urgenza che può causare la perdita di controllo della vescica. È un fenomeno che statisticamente colpisce le donne più degli uomini, di qualsiasi età.

Ritenzione
La ritenzione può avere due manifestazioni, acuta e cronica, entrambe caratterizzate dall’avere la vescica piena senza riuscire a svuotarla.

Quella acuta si accompagna spesso a dolori al basso ventre e può essere una complicazione di un calcolo dell’uretra, il risultato di una compressione uretrale o la paralisi del muscolo vescicale. Si può risolvere e riprendere a urinare normalmente.

Quella cronica invece è ricorrente e si manifesta come strascico di lunghi periodi di complicazioni alle vie urinarie. Predispone alle infezioni ricorrenti del tratto urinario perché il ristagnare dell’urina crea un habitat ideale per la moltiplicazione dei batteri che possono risalire l’uretra. 

In questo caso, sono gli uomini a esserne prevalentemente interessati, soprattutto perché la prostata ingrossata può restringere l’uretra.

Enuresi
Questo termine indica l’incontinenza notturna infantile. Di solito i bambini riescono a controllare volontariamente la minzione diurna entro i 5 anni e prolungare leggermente i tempi per quella notturna. I parametri medici considerano l’enuresi come tale se non si riesce a controllare le minzioni notturne dopo i 7 anni d’età.

Anuria
Questo caso si verifica quando l’urina prodotta in un giorno è scarsa o nulla ed è generalmente attribuibile a un’ostruzione delle vie urinarie.

Poliuria
La poliuria si manifesta attraverso urina chiara e diluita dopo averne prodotta in grandi quantità.

Stranguria
In questo caso, la diuresi è lenta, procede con difficoltà e generalmente provoca dolore.

Nicturia
Questo termine definisce la versione adulta dell’enuresi; si tratta infatti di minzione notturna in età non infantile.

Ognuno di questi casi è in genere conseguenza o sintomi di altre condizioni fisiologiche o patologiche. Non si tratta quindi assolutamente di malattia in sé; certamente possono darci un’indicazione sul nostro stato generale di salute, per cui è sempre bene consultare il nostro medico curante qualora sperimentassimo variazioni o alterazioni della diuresi.


Rimedi naturali

Dopo aver conosciuto a fondo meccanica e manifestazioni connesse all’urinare spesso, ci siamo sicuramente chiesti come possiamo affrontare la situazione con qualche rimedio naturale. In attesa di consultare il medico, eccone qualcuno che può migliorare il nostro rapporto con la diuresi frequente.

Regolarità intestinale
Avere un intestino regolare aiuta a evitare la costipazione e a contrastare la diuresi frequente, così come assumere alimenti ricchi di fibre, verdura e frutta fresca.

Bere in piccole quantità
Per quanto possa sembrarci la cosa più logica da fare, assolutamente non dobbiamo evitare di assumere liquidi, nemmeno la sera prima di dormire. Quello che dobbiamo fare è idratarci in modo corretto e con misura. Meglio bere spesso e in piccole quantità, in modo da non sovraccaricare la vescica. Questo perché bere evita stipsi, disidratazione e disturbi elettrolitici, quindi ha un ruolo fondamentale nel nostro benessere.

Esercizi di Kegel
Gli esercizi di Kegel praticati con costanza rinforzano il tessuto muscolare dell’area pelvica e influiscono sulla capacità di controllo della vescica.
Si possono effettuare con contrazioni e rilasci della muscolatura pelvica per 5-7 minuti circa 3 volte al giorno.

Vitamina C
Prevedere un integratore di vitamina C può essere funzionale per combattere lo stress ossidativo, responsabile dell’irritazione dei nervi vicini alla vescica che potrebbero causare perdite di urina.

A questo punto, conosciamo meglio il nostro corpo e una delle sue funzioni più importanti. Qualsiasi sia la frequenza delle nostre diuresi, non dobbiamo vergognarcene né sentirci in difetto. L’importante è non rinunciare a prenderci cura del nostro organismo nel migliore dei modi possibili, senza perdere mai il sorriso!

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