Avvertire il seno gonfio in menopausa è un fenomeno molto comune
Contrariamente a quanto possiamo credere, non è sempre l’avvisaglia di qualcosa di più serio. Vediamo quali sono le sue cause, le manifestazioni e i possibili rimedi.
Quali sono le cause del bruciore al seno in menopausa?
Sentire il seno gonfio in menopausa oppure avvertire dolore a livello dei capezzoli o del petto è un fenomeno che sarà capitato a molte di noi, e ha un nome: BBD, Benign Breast Disease ovvero patologia benigna della mammella. Molto spesso inizia già dalla fase della premenopausa per poi continuare oltre, ma raramente è un pericolo per la nostra salute.
Siamo portate ovviamente a preoccuparci riguardo a questo tipo di allarmi del nostro corpo ed è molto importante per scongiurare timori sottoporsi sempre a dei controlli periodici, per esempio una visita annuale dal ginecologo e mammografia ogni 1-2 anni. Se però non ci sono evidenze di patologie che emergono da queste visite, è probabile che gli episodi di dolore alla mammella abbiano cause più semplici. Vediamone alcune:
1) Alterazioni ormonali – gli squilibri ormonali in continua evoluzione che ci accompagnano in questa fase della vita possono avere un influsso determinante riguardo all’intorpidimento del seno.
2) Reggiseno sbagliato – Se indossiamo reggiseni della taglia o del modello sbagliati, è molto probabile ritrovarsi con un indolenzimento cronico della zona. Per esempio, è bene evitare quelli troppo stretti, con i ferretti o push-up, che tendono a costringere troppo. Anche i reggiseni sportivi con fasce posteriori larghe potrebbero dare problemi, a schiena, collo e spalle oltre che al seno.
3) Stile di vita – come per molti altri ambiti, uno stile di vita sedentario e una dieta poco salutare possono influire sul dolore a seno e capezzoli.
Come distinguere i diversi tipi di dolore al seno
Nonostante non sia un fenomeno che deve allarmarci troppo, il dolore al seno in menopausa può ricadere in diverse tipologie.
- Mastopatia fibrocistica
In questo caso, il fastidio al seno è dovuto allo sviluppo di noduli mammari. La mastopatia fibrocistica si manifesta in genere tra i 30 e i 50 anni, tendendo a migliorare con l’avvento della menopausa.
Si può anche non accorgersi delle cisti per anni, trattandosi infatti di una condizione benigna, asintomatica e anche molto diffusa tra le donne, spesso per predisposizione genetica.
Quando ci troviamo in premenopausa, i noduli possono aumentare di dimensione e questo può portare a una maggiore pesantezza e tensione mammaria, più sensibilità e persino bruciore, cosa che potrebbe impedirci alcune attività come lo sport o il dormire a pancia in su.
Fortunatamente però, la menopausa vera e propria è un’alleata; in quel momento, infatti, le cisti tendono a ritirarsi in modo spontaneo. Naturalmente è sempre bene affidarci alla mammografia per valutare l’andamento dei noduli e verificare che non dipendano da altro.
- Mastodinia non ciclica
Tra i sintomi premestruali più comuni, a cui siamo tutte abituate, c’è la sensazione di tensione al seno poco prima del ciclo mestruale; tuttavia, in alcuni casi questo tipo di mastodinia può anche essere slegata dal ciclo e presentarsi e scomparire senza una regola precisa.
Le ragioni possono variare, ma spesso accade se si assumono farmaci ormonali o antidepressivi, che sono noti per avere questo effetto collaterale.
- Ectasia del dotto mammario
Anche in questo caso, il fenomeno riguarda un’ampia fascia d’età, dai 30 agli 80 anni circa, ma incide particolarmente sulle donne in premenopausa. In questo momento, che continua con la menopausa il nostro seno va incontro ad alcuni cambiamenti di composizione, che riguardano anche i dotti lattiferi del capezzolo; questi diventano infatti più corti e larghi.
Il processo può portare a dolore, gonfiore e anche perdite di colore scuro. Anche in questo caso non c’è bisogno di preoccuparsi, una visita medica potrà confermare che è per questo motivo che si verificano il dolore, l’introflessione del capezzolo o che compaiono piccoli noduli di tessuto cicatriziale.
Possibili rimedi per il dolore al seno in menopausa
Come abbiamo visto insieme, rivolgersi a un professionista è sempre necessario per escludere che le sensazioni fastidiose che proviamo possano essere causate da patologie. Una volta esclusa questa possibilità, possiamo però adottare alcuni accorgimenti che miglioreranno i nostri dolori.
Come prima cosa, una dieta che preveda pochi grassi e consumo moderato di caffè, tè e cioccolata migliorerà la sensazione di pesantezza e gonfiore, così come assumere, sempre dietro conferma medica, integratori di vitamina E o omega 3.
Indossare poi un reggiseno giusto per noi, che ci assicuri sostegno e comodità senza premere o costringere sarà determinante per il benessere quotidiano.
Inoltre, per le loro proprietà decongestionanti e antinfiammatorie, sono particolarmente indicati l’olio di enotera e di ricino. Riscaldandoli, ma stando attente che non siano bollenti, possiamo realizzare degli impacchi caldi da applicare in zona mammaria per ridurre gonfiore e fastidio.
Impacchi di acqua fredda daranno invece sollievo alle sensazioni di bruciore e al dolore ai capezzoli.