Ritenzione idrica: cause, sintomi, tipologie e rimedi naturali


Conoscere e affrontare l’inestetismo da liquidi in eccesso

La buona notizia però è che possiamo conoscerla meglio, capire quale tipologia abbiamo e come ridurre al minimo gli effetti antiestetici che porta con sé. Scopriamo come insieme!


Cause e sintomi della ritenzione idrica

Questo fenomeno interessa, in varie gradazioni, milioni di persone, soprattutto femmine.

Ma di cosa si tratta precisamente? Spesso viene confuso con la cellulite, perché visivamente hanno un effetto simile e si concentrano nelle stesse zone. I motivi per cui vengono però sono ben diversi. La cellulite è un’infiammazione sottocutanea che si manifesta in rigonfiamento e pelle “a buccia d’arancia”; la ritenzione, invece, provoca gonfiore, detto anche edema, come risultato dei liquidi in eccesso nei tessuti.

Altri sintomi, oltre all’edema, possono essere:

– Dolore agli arti
– Stanchezza 
– Ridotta frequenza urinaria
– Formicolii

Come possiamo capire se il nostro gonfiore è dovuto al trattenimento dei liquidi? Un semplice test da fare in casa consiste nel premere il pollice sulla coscia per qualche secondo; se l’impronta resta evidente, molto probabilmente abbiamo a che fare con questo inestetismo. Altrimenti, possiamo indagare con un esame del peso specifico delle urine.

Fatta eccezione per le cause patologiche più severe, questo fenomeno dipende da abitudini sbagliate a cui possiamo rimediare facilmente con piccoli accorgimenti. Vediamo le più probabili.

Alimenti ricchi di sodio e dieta povera di proteine
Se consumiamo cibi eccessivamente lavorati (come insaccati, cibi in scatola, ecc.) e salati, preferendoli a una dieta a base di proteine, favoriremo il gonfiore causato dal trattenimento dei liquidi in eccesso. Anche il sovrappeso rallenta la diuresi, a causa dell’espandersi delle cellule adipose che schiacciano il sistema linfatico.

Attività fisica non abbastanza frequente
Sappiamo bene quanto è difficile trovare il tempo e a volte anche la voglia, siamo onesti! per praticare un’attività fisica regolare; è però fondamentale per aiutare la circolazione fisiologica e favorire il refluo linfatico e venoso. Stare seduti a lungo, specialmente se spesso con le gambe accavallate, ostacola il circolo venoso.

Restare a lungo in piedi senza muoversi
Il nostro organismo regge sull’equilibrio idrico; stare in piedi senza cambiare posizione e senza potersi sedere, ci porta ad avere gambe pesanti e doloranti, a causa del maggior ristagno di liquidi. Non solo: per l’effetto della gravità, potremmo peggiorare la situazione in caso di problemi legati alla circolazione sanguigna. Quando si verifica la stasi venosa, infatti, il sangue ristagna invece di risalire verso il cuore.

Fumo
Ebbene sì, un altro spiacevole effetto di questo vizio. I polmoni, alterati dal fumo, fanno molta più fatica a liberarsi delle scorie attraverso la respirazione; per questo motivo tutti i tessuti rimangono intossicati e trattengono di più i liquidi.

Vestiti aderenti e tacchi troppo alti
Dobbiamo forse dire addio ai vestiti fascianti e ai jeans aderenti? Ehm…si! O quantomeno, bisogna limitare la frequenza con cui indossiamo tutti i capi di vestiario che comprimono il corpo, in particolare gli arti inferiori. Questi potrebbero infatti ostacolare la circolazione, causando l’edema che ci è ormai familiare. Anche i tacchi alti sono “sotto accusa”: sovraccaricano l’avampiede e ci costringono a un appoggio plantare non corretto e a stare in posizione eretta, creando ristagno linfatico e sanguigno.

Stress e cattive abitudini
Non è certo una novità: lo stress impatta moltissimo sul nostro corpo. Che si tratti di una modifica improvvisa nei nostri bioritmi, un periodo di fatica fisica prolungata, condizioni lavorative improvvisamente più pressanti possono affiancarsi alle cause precedenti e incidere sulla formazione del gonfiore.


Un inestetismo, tante tipologie

Dopo aver visto quali sono i sintomi e le cause legate ai liquidi in eccesso, possiamo dividerli in queste quattro categorie principali:

Ritenzione idrica primaria 
La più comune, cioè quella causata dall’accumulo di liquidi tra le cellule, che si manifesta con edema, stasi venosa e tumefazione di caviglie e piedi. Anche la circolazione sanguigna gioca un ruolo importante, poiché in questo caso il sangue non riceve una spinta sufficiente verso l’alto e tende a ristagnare, favorendo l’accumulo di liquido. Questo tipo di ristagno ci riguarda se tendiamo a stare molto seduti e a tenere le gambe accavallate.

Ritenzione idrica secondaria
Questo è il nostro caso se soffriamo di patologie come ipertensione, problemi ai reni, cardiopatie, epatiti o edema linfatico. Come abbiamo visto in precedenza, è facile che a questi disturbi si associ il gonfiore dovuto al ristagno di liquidi.

Ritenzione idrica iatrogena
Questa declinazione di ristagno insorge quando abusiamo o assumiamo per un lungo periodo di farmaci a base di cortisone, di ormoni o antinfiammatori.

Ritenzione idrica alimentare
In questo caso, il motivo del nostro gonfiore è la preferenza per gli alimenti ricchi di sodio. Anche la genetica gioca il suo ruolo nel farci trattenere più liquidi all’assunzione di questo tipo di alimenti; indipendentemente da ciò, è comunque bene ridurre significativamente il consumo di sale, insaccati e formaggi stagionati.


Gonfiore: i rimedi naturali

Per migliorare la circolazione ed evitare rigonfiamenti derivanti dai liquidi in eccesso, possiamo adottare alcune semplici abitudini e affidarci anche a qualche rimedio naturale, ammesso che il gonfiore non sia l’effetto di patologie importanti, che dobbiamo sempre seguire con l’aiuto del nostro medico curante. Vediamoli insieme!

Sport 
Lo sappiamo già e lo ribadiamo: fare sport è fondamentale per il nostro corpo, particolarmente se pensiamo a un modo per rinforzare la microcircolazione. Il nuoto e la camminata veloce, magari in riva al mare, per combinare l’effetto benefico dell’acqua e della sabbia, sono i migliori. Oltre al microcircolo, fare sport promuoverà il dimagrimento e con esso l’accelerazione della diuresi. Non tutte le attività sportive sono indicate però: quelle a impatto frequente col terreno (es. pallavolo, corsa o tennis) potrebbero rivelarsi deleterie per la circolazione.

Alimentazione
Una corretta alimentazione aiuta tutto l’organismo. Con alcune buone abitudini, diventa anche un modo per drenare i liquidi in eccesso:
– Evitare cibi salati eccessivamente (salumi, formaggi stagionati, salatini, frutta secca con sale aggiunto) o di aggiungere sale a quelli che prepariamo da noi. Dovremmo assumere al massimo 5 g di sale al giorno, poiché essi contengono 2 g di sodio (la dose giornaliera consigliata).
– Sostituire il sale con spezie, limone e aceto per soddisfare il gusto senza effetti collaterali.
– Cercare di diminuire il consumo di caffè, alimenti preconfezionati, lavorati o conservati in salamoia.
– Aumentare l’assunzione quotidiana di frutta e verdura, oltre agli alimenti ricchi di fibre. La frutta da preferire è quella che contiene molta vitamina C, potassio e magnesio, come ananas, agrumi, kiwi, ciliegie, avocado, fragole, uva e albicocche. Tra le verdure invece le migliori per noi saranno pomodori, patate, cavolfiori, spinaci, broccoli, lattuga e radicchio.

Altri rimedi: i drenanti naturali
Tra le erbe e le piante che possiamo facilmente reperire, qualcuna persino nel cortile di casa e sfruttare per le loro proprietà, ce ne sono molte con effetti diuretici e detox. Le loro proprietà drenanti fanno si che le sostanze di scarto dell’organismo vengano eliminate attraverso la minzione unendosi all’acqua. Nonostante questo benefico effetto, con la diuresi perdiamo anche dei minerali essenziali che vanno reintegrati. Scopriamo insieme quali vegetali utilizzare per liberarci del gonfiore.

Betulla
Le proprietà della betulla, di tipo depurativo, erano note anche ai nostri antenati. Si può utilizzarne la linfa, l’estratto secco o quello alcolico in gocce. Sembra inoltre che elimini l’acqua in eccesso, ma non i sali minerali.

Pilosella
Un piccolo fiore di montagna che raddoppia la quantità di urina che normalmente espelliamo. Viene spesso utilizzata per le infiammazioni intestinali o urinarie.

Gramigna
Particolarmente diuretica, quest’erba si usa per trattare infiammazioni della vescica e calcoli urinari. Ha anche un’azione lenitiva, che la rende adatta per alleviare eventuali dolori durante la minzione. Grazie alle capacità depurative di queste erbe officinali, inoltre, la gramigna dona luminosità al viso.

Tarassaco
Questo fiore è facilmente rintracciabile nei nostri giardini. Le sue proprietà diuretiche, depurative e leggermente lassative lo rendono ideale non solo per combattere il ristagno dei liquidi, ma anche per il benessere di fegato e cistifellea.

Tè verde
Le proprietà di questa bevanda sono molte e conosciute, ma quelle per noi più interessanti sono le seguenti: antiossidante, diuretico e in grado di abbattere il colesterolo. Inoltre, potrebbe avere un ruolo nella prevenzione dell’arteriosclerosi e nel rallentare l’invecchiamento.

Ananas
Tra le proprietà dell’ananas, uno dei frutti più dolci e apprezzati, vi sono quelle relative agli effetti digestivi, drenanti e anticellulite, grazie agli enzimi lipolitici e proteolitici contenuti.

Rusco Pungitopo
Si tratta di un arbusto dall’azione antinfiammatoria e antigonfiore. Per questo è raccomandato a chi ha problemi di ritenzione, edema, cellulite, varici o emorroidi.

Speriamo di averti aiutato a conoscere meglio il fenomeno della ritenzione idrica e di averti dato dei buoni suggerimenti per evitarne gli inestetismi!

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