Sesso, questo sconosciuto!
Uno studio condotto su più di quarantamila tra giovani e adulti dal 2016 al 2018, mostrerebbe quanto poco gli adolescenti sappiano sulla sessualità, la fertilità e le malattie sessualmente trasmissibili. I giovani ricevono poche informazioni, spesso errate o approssimative come quelle che si leggono in rete, oltretutto legate a fonti inaffidabili, soprattutto in materia di gravidanze non desiderate, precauzioni e infezioni.
I risultati
Anche se può costituire un punto di riferimento anonimo per quanti e quante abbiano bisogno di consigli, informazioni sulla contraccezione, malattie e cure, il consultorio non è conosciuto dalla maggior parte degli adolescenti.
Le statistiche confermano inoltre che circa un giovane su tre ha avuto un rapporto sessuale a 16 anni, un ragazzo su dieci non usa alcuna precauzione, mentre oltre uno su tre, non curante della poca efficacia di questi mezzi in materia di gravidanze indesiderate e trasmissione di infezioni, ha rapporti senza protezione.
Inoltre, si registra una differenza di approccio tra maschi e femmine: tra i primi, solo uno su quattro ha affrontato una visita andrologica con uno specialista; nel caso delle donne, invece, il 75% tra queste è andata almeno una volta dal ginecologo.
Gli “over” maestri di saggezza, anche per la sessualità
Ma come porre rimedio a tutta questa scarsa informazione? Gli esperti devono attivarsi per aumentare gli incontri formativi nelle scuole, per educare gli adolescenti alla sessualità sana. Questo apporto culturale e sociale potrebbe in parte colmare il vuoto di informazione della famiglia, luogo in cui si parla troppo poco o con imbarazzo di malattie sessualmente trasmissibili e contraccettivi.
È qui che entrano in campo gli “over” che, grazie alla loro esperienza di uomini e donne maturi possono, anzi dovrebbero, cercare un canale di comunicazione preferenziale a beneficio di figli e nipoti.
Così come il medico di fiducia, anche le persone mature possono diventare delle figure cardine per gli adolescenti, ed elargire consigli non solo sul sesso, ma anche sulle questioni sentimentali ad esso connesse. Nonni, zii, amici di famiglia possono da un lato diventare dei confidenti privilegiati e dispensatori di consigli, dall’altro trasmettere quel lessico delle emozioni legato alla sessualità, che include il rispetto dell’altro, delle diversità e che può aiutare gli adolescenti alle prime esperienze ad affrontare l’abbandono, la delusione e insieme il desiderio.