La menopausa è diversa da donna a donna per durata e intensità. Tra i fastidi possibili legati a questa fase della vita biologica della donna ci sono le vampate o caldane, momenti di intensa sudorazione che durano pochi minuti, ma risultano molto forti.
Assieme alle vampate, durante la menopausa sono frequenti le sudorazioni notturne.
L’origine delle sudorazioni è da ricercare nel calo degli estrogeni che, nel corso del climaterio, sembrano causare temporaneamente un improvviso aumento del flusso di sangue verso l’epidermide con conseguente alterazione del sistema circolatorio e aumento della temperatura corporea. La sudorazione notturna interessa soprattutto viso e torace, e a volte, in queste zone che si scaldano maggiormente, compaiono arrossamenti.
Eppure la sudorazione è un fatto normale: “Noi sudiamo continuamente anche se non ce ne accorgiamo. Il corpo suda per termoregolazione, per mantenere l’umidità della pelle (contro la secchezza) e per la trasmissione di feromoni (funzione più sviluppata negli animali ma non del tutto persa da parte degli esseri umani)”, afferma il professor Antonino Di Pietro, direttore scientifico dell’Istituto Dermoclinico Vita Cutis di Milano, e prosegue: “Verso la menopausa si ha un’alterata produzione di certi ormoni (gli estrogeni rispetto agli androgeni) che può stimolare le ghiandole e provocare le vampate (intensa sudorazione che dura pochi minuti ma è molto intensa). Le vampate però ci sono anche di giorno solo che le notiamo di meno. Questa è l’unica vera differenza rispetto agli uomini in generale: il periodo prima della menopausa o durante la menopausa e i relativi sbalzi ormonali”.
Come tenere la sudorazione notturna sotto controllo.
Sicuramente tenere sotto controllo l’alimentazione e il proprio stile di vita sono tra i più efficaci accorgimenti utili alle donne in menopausa per riposare senza essere svegliate dalle sudorazioni.
Una buona abitudine è quella di tenere la casa ben arieggiata, inoltre la temperatura della camera da letto dovrebbe sempre essere un po’ più bassa rispetto al resto della casa, intorno ai 16/18 gradi. Sia per gli abiti da notte che per lenzuola o coperte l’importante è utilizzare cotone o lino, comunque capi prodotti con fibre naturali e non sintetici e indumenti larghi e traspiranti.
Il consumo di alimenti piccanti o contenenti caffeina, detti anche “termogenici”, come grassi saturi, tè e caffè, possono innalzare la temperatura corporea, per questo meglio evitarli, soprattutto a cena. Fondamentale invece idratarsi a sufficienza e bere circa 2 litri di acqua non fredda al giorno. Anche la pratica regolare di attività fisica favorisce una corretta termoregolazione del corpo e aiuta gli estrogeni a svolgere il loro compito. Lo sport, inoltre, ci aiuta a mantenere il peso sotto controllo: un accumulo di grassi può determinare una maggiore sensazione di calore durante la notte.