Cos’è e quando sottoporsi ad una cura ormonale in menopausa
Con l’arrivo della menopausa, il livello di ormoni cala drasticamente, provocando diversi sintomi e disagi.
Come sappiamo ci sono diverse soluzioni che possiamo adottare per imparare a vivere al meglio questa nuova e delicata fase di vita, ma una delle più efficaci è la TOS, Terapia Ormonale Sostitutiva.
Questa terapia agisce compensando il calo degli ormoni, alleviando i disturbi tipici della menopausa ed aiutando a prevenire il rischio di sviluppare patologie come quelle cardiovascolari, osteoporosi e sindromi metaboliche.
Si tratta comunque di una terapia farmacologica che necessita di essere personalizzata e sempre prescritta dal ginecologo dopo un’accurata anamnesi.
Vediamo meglio quando può essere generalmente consigliata o meno.
Quando è consigliata la TOS?
La cura ormonale sostitutiva è solitamente consigliata in caso di:
- menopausa precoce,
- menopausa indotta o artificiale,
- notevoli difficoltà sessuali dovute all’atrofia e restringimento della vagina,
- elevata fragilità ossea,
- alto rischio di osteoporosi e/o cardiopatia,
- particolare intensità e frequenza delle vampate di calore, della sudorazione e dei risvegli notturni,
- gravi alterazioni dell’umore.
Quando evitare la TOS?
Il trattamento ormonale sostitutivo è sconsigliato generalmente nei seguenti casi:
- problemi della coagulazione del sangue,
- tumore al seno, alle ovaie o all’utero,
- ipertensione,
- malattie al fegato.
Terapia ormonale sostitutiva e modalità di assunzione
Come dicevamo, in menopausa la produzione di estrogeni e progesterone viene interrotta.
Per questo, la TOS agisce a supporto e può prevedere l’assunzione di entrambi questi ormoni (TOS combinata) oppure dei soli estrogeni (opzione raccomandata solo per le donne che hanno già subito l’asportazione dell’utero).
Le tipologie di assunzione possono essere:
- ciclica: assumendo estrogeni ogni giorno e progestinico solo durante gli ultimi 14 giorni del mese,
- continua: assumendo quotidianamente sia gli estrogeni che i progestinici.
La TOS può essere assunta sotto forma di compresse, cerotti ormonali o gel, ed è comunque sempre importante valutare con il ginecologo i pro e contro di ciascuna possibilità.
Terapia ormonale sostitutiva: effetti collaterali
Prima di avvertire i primi effetti positivi della terapia potrebbe volerci qualche settimana.
In questo periodo potrebbero anche manifestarsi alcuni effetti indesiderati che tendono poi a ridursi spontaneamente.
Prima di vedere insieme quali sono, facciamo però chiarezza su un falso mito: è vero che la terapia ormonale sostitutiva fa ingrassare?
Assolutamente no! La carenza di estrogeni tipica della menopausa riduce il metabolismo energetico ed è responsabile dell’aumento di peso, ma la TOS colmando la carenza ormonale, ripristina anche il corretto metabolismo.
Quali sono quindi gli effetti collaterali più comuni? Eccoli elencati di seguito:
- gonfiore,
- aumento della sensibilità al seno,
- nausea,
- crampi alle gambe,
- mal di testa,
- sbalzi d’umore,
- difficoltà nella digestione,
- sanguinamento vaginale.
Assumere i farmaci durante i pasti può aiutare a ridurre il senso di nausea e le difficoltà di digestione, così come il regolare esercizio fisico può contribuire anche ad alleggerire il senso di gonfiore e i crampi alle gambe.
Ricordiamo, infine, che questa terapia può aiutare molto, ma è anche importante continuare a prestare attenzione al nostro stile di vita per vivere la menopausa e i suoi cambiamenti serenamente.