La visita proctologica costituisce un fondamentale mezzo di prevenzione delle malattie del tratto colon-rettale. Essa consiste in un’esplorazione rettale ad opera dello specialista colon-proctologo attraverso un dito guantato, accompagnata a un’indagine strumentale, l’ano-scopia o proctoscopia.
Quando sottoporsi a questa visita?
La prevenzione è sempre una buona abitudine: gli specialisti consigliano una visita annuale a partire dai 40 anni, anche prima se in famiglia si sono registrati casi gravi associati a patologie del tratto colon rettale, quando la visita dovrebbe essere effettuata già a 30 anni, anche in assenza di sintomi.
In caso di fase acuta e in presenza di sintomi quali:
– sanguinamento: possono presentarsi più o meno tracce di sangue sulla biancheria o la carta igienica, anche associate a muco. La visita ha lo scopo di accertare se si tratta di patologie comuni come le ragadi o emorroidi o di altre patologie;
– prurito anale: la visita è consigliata per escludere patologie più gravi. Spesso il prurito anale è associato a patologie quali ragadi ed emorroidi, psoriasi, dermatiti perianali, virus HPV, influenza;
– dolore: quello durante la defecazione è generalmente associato a cause frequenti come la ragade anale, l’ascesso perianale e la trombosi emorroidaria acuta. Associato a febbre e dolori addominali può anche essere conseguenza di influenza intestinale. La visita colon proctologica deve essere effettuata per escludere patologie più gravi e individuare la cura adatta;
– soiling: ovvero una piccola perdita di secrezione mucosa dall’ano, con una fastidiosa sensazione di umido, anche associata a tracce di feci, che può essere notata dal paziente sulla biancheria intima. Questo sintomo è spesso legato a casi di prolasso mucoso del retto ed emorroidi ma può essere dovuto ad altre patologie per cui è fondamentale parlarne con uno specialista;
– senso di peso anale o perineale: si verifica di frequente nella donna come conseguenza del prolasso rettale, uterino o vescicale (cistocele), come effetto di ostruita defecazione o nelle patologie funzionali del pavimento pelvico. Spesso i sintomi caratteristici di disfunzioni colon rettali possano essere associati ad altri fastidi connessi con patologie uro-ginecologiche: cistiti ricorrenti, bruciore nell’urinare, infezioni da funghi e batteri, incontinenza urinaria da sforzo.
Come si svolge una visita proctologica?
La prima fase della visita proctologica inizia con colloquio tra medico e paziente: quest’ultimo racconta allo specialista le motivazioni che l’hanno spinto a rivolgersi a lui e gli eventuali disturbi.
A questo punto il medico svolge un primo controllo della parte esterna e interna dell’ano.
Per l’esecuzione dell’esplorazione rettale e dell’ano-scopia, il paziente viene invitato a sdraiarsi su un fianco con le ginocchia vicine al petto, in posizione fetale. La visita proctologica è indolore.
Prenotiamo la nostra visita, la prevenzione è importante!