Gli uomini oltre i 60 non si arrendono agli anni che passano. Anche in fatto di fertilità, che loro ricercano utilizzando gli integratori: sono milioni le confezioni vendute nel nostro paese.
Quando si tratta di salute sessuale, sempre più uomini, per pigrizia o imbarazzo, si affidano a internet o al passaparola di amici o colleghi, rischiando di imbattersi in soluzioni approssimative o inefficaci, che riguardano la fertilità e la vita di coppia in generale.
Gli andrologi e i medici consigliano sempre di prestare attenzione al fai da te, anche quando si tratta di integratori per la fertilità maschile, il cui consumo sta spopolando negli ultimi anni. Secondo IQVIA, gli integratori salva-fertilità si posizionano al quinto posto fra i più venduti, per una spesa che supera 25 milioni di euro negli ultimi 5 anni, pari al 7,2% del mercato complessivo degli integratori. Tra i prodotti più venduti, quelli a base di zinco e estratti vegetali.
Integratori, fanno davvero bene?
Il quesito è: questi integratori portano davvero benefici? Dipende da caso a caso, per questo bisogna evitare le auto-diagnosi e affidarsi a uno specialista. Sarà l’andrologo a scegliere il prodotto più adatto per ciascun paziente, che possa avere la massima efficacia in fatto di fertilità e il minimo rischio di effetti collaterali. Come spiega Alessandro Palmieri, presidente della SIA – Società Italiana di Andrologia: “Non bisogna dimenticare che i supplementi possono provocare eventi avversi, se le modalità di assunzione non sono corrette: molti antiossidanti, per esempio, in eccesso, possono dar luogo a un effetto paradosso ed essere addirittura controproducenti, non apportando miglioramento procreativo.
È necessario, dunque, evitare il fai da te, acquistando prodotti online, il cui contenuto potrebbe non rispondere alle normative di sicurezza UE. Gli integratori possono essere curativi, ma solo nell’ambito di una valutazione andrologica, che ne indichi l’impiego più appropriato”.
Gli integratori da soli potrebbero non bastare, quando si tratta di fertilità. A concorrere, ci sono anche fattori psicologici e di stile di vita: stress, sovrappeso, fumo, abuso di alcol. Parlarne con il medico di fiducia e le persone care, è sempre di aiuto.