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Cardiopatia e freddo, come prevenire i problemi?

Freddo, un nemico del cuore e dei cardiopatici

In Italia il freddo più pungente arriva tra gennaio e febbraio, in concomitanza con i famosi giorni della merla. Nei periodi più rigidi è bene prestare attenzione alle temperature, in particolare per la salute del nostro cuore.
Con l’abbassarsi dei valori intorno allo zero, infatti, cresce la percentuale di pazienti colpiti da malattie cardiovascolari. Uno studio recente pubblicato dai ricercatori dell’Università di Losanna mostrerebbe, infatti, che i fattori di rischio nelle patologie cardiovascolari si innalzano in inverno e che i pazienti, che si espongono a temperature rigide, possono avere un aggravamento delle sintomatologie.
Alcuni di noi possono infatti andare incontro a crisi di angina più ricorrenti, principalmente perché il cuore, responsabile della frequenza cardiaca e della pressione arteriosa, deve lavorare di più per riscaldare l’organismo a causa del freddo.


Cuore e freddo, come prevenire i problemi

I soggetti cardiopatici dovrebbero evitare di praticare attività sportiva all’aperto in inverno, in quanto lo sforzo e i rigori invernali possono stressare un cuore già affaticato. Allo stesso tempo è preferibile evitare di esporci in modo prolungato alle basse temperature e coprire con accuratezza le estremità del corpo con guanti, sciarpe e cappelli, poiché chi soffre di malattie cardiovascolari ha anche le arterie periferiche più sensibili.

Anche le infezioni respiratorie, più frequenti in inverno, possono contribuire ad aumentare il rischio di infarto: è importante, quindi, riscaldare adeguatamente casa, proteggersi all’aperto e verificare, col proprio medico curante, la terapia anticoagulante più idonea alla stagione.

 

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