La Solitudine “al femminile”: causa ed effetti
A qualsiasi età, in qualsiasi contesto sociale e indipendentemente dal fatto che ci si trovi in una grande città o in un piccola realtà di paese, si può vivere un periodo di solitudine.
Oggi la solitudine femminile interessa molte donne e può essere dovuta a tanti motivi: un trasferimento lontano dalla propria residenza, un periodo particolarmente stressante, come anche la perdita del compagno, la fine di un rapporto di coppia o un divorzio.
È una situazione particolare che può avvenire per cause indipendenti dal nostro volere o essere determinata dalle nostre scelte dirette.
In entrambi i casi, i sentimenti che ne vengono generati non sempre producono emozioni e condizioni psico-mentali positive volte alla crescita di se stesse.
Più facilmente, la donna tende a lasciarsi andare a un vissuto di inquietudine, smarrimento, sofferenza e privazione.
Queste emozioni possono scatenare reazioni a livello psicosomatico di varia entità e natura, come:
- ansia
- insonnia
- somatizzazioni
- depressione
- emarginazione
Solitudine femminile: la porta di accesso alla riscoperta di se stesse
La solitudine, invece, può rivelarsi la condizione ideale per dedicarsi più tempo, per migliorarsi e per diventare sempre più consapevoli di se stesse. Ci si può prendere cura e ampliare la conoscenza del proprio io in diversi modi:
- trasformando gli spazi in cui viviamo a nostra misura e immagine.
Vivere da sole in casa non significa essere ossessionate dall’ordine o dalla pulizia affinché gli altri abbiano un ottimo giudizio nei nostri confronti. Abitare gli spazi significa starci bene, il che si traduce nel trovare il proprio stile: si possono spostare i mobili, ad esempio, o cambiare il colore delle pareti, l’importante è rendere il risultato finale confortevole e gratificante.
- Prendendosi del tempo per l’autovaluzione.
Nessuno ci conosce meglio di noi stessi; per questo è importante ritagliarsi dei momenti per comprendere meglio le scelte fatte e le conseguenze che hanno portato. Un consiglio è trascrivere su un foglio un nostro successo e un nostro errore, entrando poi nel dettaglio scrivendo i motivi per cui abbiamo agito in un certo modo e fare tesoro dell’esperienza o trovare attivamente una soluzione per risolvere lo sbaglio (o almeno per risalirne alle cause e provare a non replicarlo).
Solitudine femminile e sessualità
La solitudine, inoltre, non intacca assolutamente la sessualità, che si esprime nel gioco e nella ricerca del piacere e non si preclude con l’assenza di un partner.
Anzi, in questi momenti l’autoerotismo va considerato come un’occasione di training e apprendimento per scoprire e vivere meglio il proprio corpo, giovando di tutte le nuove sensazioni che è in grado di regalarci.