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Pressione e menopausa: come proteggere il cuore

Come funziona il nostro sistema cardiocircolatorio

La “pressione” che controlliamo dal nostro medico è la misura della forza che il sangue, attraversando il nostro corpo, esercita contro le pareti arteriose.

La pressione sanguigna si suddivide in:

  • pressione massima, che viene misurata quando il cuore batte (si contrae);
  • pressione minima, che viene misurata tra un battito e l’altro (quando il cuore è rilassato).

Si parla, invece, di pressione alta (o ipertesione) quando i valori riportati dalle analisi sono:

  • pressione sistolica (massima) >= 140 mmHg;
  • pressione diastolica (minima) >= 90 mmHg.

I problemi legati alla pressione sanguigna aumentano durante la menopausa e rientrano fra le principali cause che favoriscono le malattie cardiovascolari.

Perché in menopausa aumenta il rischio di pressione alta?

Il nostro sistema cardiocircolatorio funziona al meglio quando il cuore è ben irrorato dalle arterie coronarie. Questo avviene quando tutte le arterie del corpo sono elastiche e la loro struttura non è ostruita dalla presenza di “depositi di grasso”, quando la pressione arteriosa non supera i 160 mmHg, quando c’è una situazione regolare nel metabolismo dei grassi e nella coagulazione del sangue (colesterolo e trigliceridi) e degli zuccheri (diabete).
Esistono poi fattori, classificati come “non modificabili”, che possono rappresentare la causa dell’insorgenza di patologie cardiovascolari, come la menopausa.

Durante l’età fertile, la donna è più protetta rispetto all’uomo dalle malattie cardiovascolari grazie alla produzione di estrogeni; oltre i 50 anni, il lento declino delle ovaie, che diventano più piccole e atrofiche, determina un calo dei livelli di androgeni ed estrogeni, con un aumento della probabilità di contrarre malattie legate alla circolazione.

La protezione cardiovascolare in menopausa

La terapia ormonale sostitutiva (TOS) ha lo scopo di riprodurre quanto avviene nel periodo fertile della donna, quindi di sostituire l’ovaio che non produce più ormoni con un “ovaio indotto”.

Nelle donne in menopausa recente, che seguono un adeguato stile di vita e di alimentazione, l’effetto protettivo degli estrogeni, derivante dalla terapia ormonale sostitutiva, si può registrare anche su cuore e vasi sanguigni e sul controllo della pressione arteriosa.

Occorre sottolineare però che, in alcuni casi, non è consigliabile ricorrere alla TOS all’unico fine di prevenire le malattie cardiovascolari, ovvero quando sono già presenti fattori di rischio, come:

  • menopausa avanzata
  • obesità
  • ipertensione
  • diabete

Si tratta comunque e sempre di terapie e trattamenti che solo il medico può prescrivere e tenere sotto controllo.

 

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