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Quando la misura del girovita diventa un segnale da non trascurare

Ormai da qualche anno l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha individuato un focus su uno tra i principali problemi legati alla salute degli esseri umani, l’obesità. Gli studi hanno dimostrato che uomini e donne in sovrappeso sono notevolmente più a rischio per diabete, patologie cardiovascolari, ictus e tumori e che sembrerebbe esserci una connessione anche con alcuni disturbi dell’umore, come la depressione.

La sindrome metabolica

“La sindrome metabolica è una situazione clinica a rischio cardiovascolare medio-alto che comprende una serie di fattori di rischio e di sintomi che si manifestano contemporaneamente nell’individuo” racconta Francesco Fedele, ordinario di cardiologia all’Università La Sapienza di Roma. Ma come facciamo a capire se ne siamo affetti? Chiediamolo al girovita. Quello delle donne non deve superare gli 80 centimetri, mentre per gli uomini si può arrivare al massimo a 94. Queste misure non rivelano soltanto un limite estetico, ma purtroppo sono spesso il campanello di allarme per patologie cardiovascolari e purtroppo anche per i tumori.

L’eccesso di cibo e le abitudini poco salutari legate all’attività fisica possono avere ripercussioni sul nostro corpo, perché possono portare a modificare il metabolismo dell’organismo e il funzionamento di ormoni e geni, rendendo irregolare l’attività delle nostre cellule che potrebbero inoltre modificarsi in cancerose, come spiega Antonio Moschetta, professore associato di Medicina interna all’Università Aldo Moro di Bari e ricercatore all’Istituto tumori Giovanni Paolo II: “Casi di obesità e sindrome metabolica sono in crescita in tutto il mondo, mentre il legame tra obesità e cancro diventa sempre più evidente. Con un eccesso di grasso a livello addominale c’è una probabilità più alta di ammalarsi di cancro e di rispondere in modo meno efficace alle terapie.”

Le buone abitudini

Gli studi recenti dismetterebbero come la sindrome metabolica colpisca circa il 30 % degli adulti americani, con conseguente aumento del rischio di andare in contro a malattie cardiovascolari.
Dai risultati di una ricerca pubblicata sull’American Journal of Preventive Medicine risulta che la sindrome metabolica è decisamente più comune nei sedentari rispetto alle persone che praticano attività fisica. Per queste ragioni è importante mantenere il peso sotto controllo, scegliere una dieta equilibrata che preveda il consumo di legumi, verdure e frutta e limiti quello di alcool, bevande gassate e zuccherate, e mantenersi in movimento, 30 minuti di cammino a passo svelto consentono di mantenere una forma fisica ottimale; 60 minuti aiutano a perdere i chili di troppo e inoltre ne gioverà la salute!

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