Per la salute dell’uomo, così come per quella della donna, la prevenzione è un aspetto fondamentale, che non deve mai essere trascurato.
Controllarsi con regolarità ci permette infatti di conoscere il nostro stato di salute e soprattutto di giocare d’anticipo, intervenendo per tempo e adottando comportamenti e accorgimenti virtuosi che evitano l’insorgere di problemi di salute.
Per questo, non sorprende che molti esperti raccomandino agli uomini di ogni età di farsi visitare regolarmente da un andrologo; cosa che purtroppo non accade, nonostante la visita andrologica sia un esame semplice, sicuro e di grande importanza per la salute.
Il motivo? È presto detto!
Sembra, infatti, che sul tema aleggi ancora un forte tabù che è fonte di imbarazzo per molti, i quali preferiscono farsi visitare tardivamente o addirittura evitare proprio l’esame.
Ecco perché abbiamo deciso di dedicare questo articolo proprio alla prima visita andrologica, per rispondere ai principali dubbi, eliminare i timori più diffusi e aiutare tutti gli uomini a normalizzare un esame fondamentale per la salute e la prevenzione di tutti.
Chi è l’andrologo?
Partiamo dalla domanda più comune di tutte: di cosa si occupa l’andrologo esattamente?
L’andrologia è quella branca della medicina che riguarda l’uomo e la sua salute: in un certo senso è la controparte maschile della ginecologia.
Il medico che se ne occupa è appunto l’andrologo, che è esperto delle patologie che colpiscono specificamente gli uomini e, in particolare, dei disturbi che riguardano l’apparato genitale maschile.
Tra queste, le principali sono:
- la disfunzione erettile
- l’infertilità
- l’ipertrofia prostatica
- il tumore ai testicoli
- l’eiaculazione precoce
In un certo senso, la figura dell’andrologo è affine all’urologo, infatti spesso visita urologica e andrologica vengono fatte in concomitanza.
Ma c’è differenza tra andrologo e urologo: quest’ultimo ha una preparazione più specifica sull’apparato riproduttivo maschile e proprio grazie a questo è in grado di fare diagnosi specifiche e realizzare interventi chirurgici terapeutici (come nel caso di un tumore) o non terapeutici (come la vasectomia).
A cosa serve una visita andrologica?
Come già detto, la visita andrologica è molto importante per la salute di tutti gli uomini. Essa permette, infatti, di prevenire, diagnosticare, monitorare e trattare le patologie che abbiamo elencato sopra (e molte altre).
Proprio per questo, ci si dovrebbe far visitare in maniera regolare nel corso di tutta la vita. In particolare:
- la prima visita andrologica andrebbe fatta all’età di 16 anni per controllare il corretto sviluppo dei genitali;
- la seconda visita dovrebbe avvenire compiuti i 18 anni, ovvero quando una persona ha concluso la fase della pubertà, per preservare la fertilità in età adulta;
- la terza visita deve avvenire intorno ai 35 anni, per fare prevenzione rispetto ad alcune patologie che col passare del tempo posso aggravarsi ed incidere sulla salute fisica e sessuale del paziente;
- infine, dai 50 anni in su, è bene farsi visitare tutti gli anni per gestire al meglio i primi sintomi di invecchiamento.
A questo si aggiunga che fare delle visite in modo continuato e costante, facilita il lavoro del medico, che può ricostruire in modo più puntuale la nostra storia clinica ed essere così in grado di fare una diagnosi tempestiva e individuando rapidamente il tipo di trattamento adatto per ogni situazione.
In cosa consiste una visita andrologica?
E ora passiamo dalla teoria alla pratica: cosa bisogna aspettarsi quando ci si presenta alla prima visita andrologica?
Generalmente, ogni visita comincia con una breve intervista per sapere il più possibile sulla storia e lo stile di vita del paziente per capire cosa mangia, se beve, se fuma, se fa attività sportiva.
Successivamente l’andrologo si concentrerà su domande più specifiche, informandosi sulla presenza di eventuali sintomi, sull’assunzione di farmaci e sull’andamento della vita sessuale della persona.
Il medico continua la visita andrologica esaminando forma, dimensioni e aspetto di testicoli e pene, servendosi di tutte le manovre necessarie come la palpazione o l’ispezione (quest’ultima necessaria per esaminare la prostata nei pazienti con più di 50 anni).
In aggiunta a questo, per avere un quadro più completo, l’andrologo può chiedere ulteriori accertamenti, tra cui:
- esami del sangue
- esame delle urine
- esame del liquido seminale
- test di erezione farmacologica
Inoltre, a seconda di cosa emerge da questa prima visita, l’andrologo può indicare quali comportamenti cambiare, quali abitudini adottare, i farmaci da assumere ed eventuali interventi chirurgici da affrontare.
Come appare chiaro da questa breve descrizione, la prima visita andrologica è un esame molto semplice, meno invasivo di quel che si pensi ma davvero molto importante.
È bene ricordare, poi, che un professionista sa come mettere a proprio agio gli uomini e anzi più si consolida il rapporto medico-paziente e più facilmente viene svolto l’esame.
Per concludere, ci teniamo a ripetere una cosa semplice ma molto importante: quando si parla di salute, non esistono tabu! Il nostro corpo è una macchina perfetta, incredibilmente preziosa e prendersene cura non deve essere fonte di imbarazzo.
Al contrario, ogni esame è utile per conoscersi meglio e svolgere una costante attività di prevenzione ci aiuta a vivere una vita più sana, serena e felice.