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Per qualcuno è quella sensazione che si sprigiona quando ci massaggiano la testa, quando un libro ci trasporta in atmosfere lontane e seducenti, quando qualcuno ci sussurra qualcosa all’orecchio: stiamo parlando dell’orgasmo cerebrale, un lieve tremore che dalla testa si propaga lungo la schiena, che si accompagna a uno stato di piacere e spesso al rilassamento mentale.
Il termine è stato utilizzato la prima volta da Jennifer Allen, una dottoressa americana che ha creato un sito di ricerca (www.asmruniversity.com, in riferimento al termine scientifico per definire l’orgasmo celebrale: Autonomous Sensory Meridian Response, in italiano “Risposta autonoma del meridiano sensoriale”) per approfondire e diffondere la conoscenza di questa sensazione, dove situazioni della quotidianità scatenano un impulso di piacere nel nostro cervello che si propaga nel corpo.
L’orgasmo cerebrale sembra essere l’ennesima dimostrazione di come, soprattutto per le donne, l’orgasmo sia essenzialmente una reazione in cui stimoli mentali contano tanto quanto quelli fisici e dove il piacere si sviluppa in un universo di possibilità: è il caso, ad esempio, sia dell’orgasmo cerebrale che di quello onirico, che si verifica durante un sogno erotico e senza stimolazione fisica.
Questo tipo di orgasmo, proprio come quello clitorideo o quello vaginale, sarebbe in grado di generare un rilassamento profondo e uno stato mentale di serenità , in grado di contrastare ansia e stress.