Preso in prestito dalla fisica, dove “resilienza” indica la proprietà, specifica dei metalli, di assorbire gli urti e tornare alla loro forma iniziale, in psicologia questo termine indica l’attitudine a guardare le cose sotto una prospettiva positiva, a trasformare le avversità in opportunità.
Già nel primo ‘900 il filosofo Nietzsche, che ha indubbiamente passato molti momenti complicati, riassunse il concetto in un celebre aforisma: “tutto ciò che non mi uccide mi rende più forte”.
La persona resiliente è quella che accetta con coraggio e senza paura i cambiamenti e che vive le difficoltà non come freni, ma come opportunità di crescita e miglioramento, trovando il lato buono in ogni situazione.
Ogni età della vita porta con sé criticità e ostacoli, ma un atteggiamento resiliente aiuta a fortificarci, ci fa imparare dai nostri errori e ci stimola a osservare i fallimenti da nuovi punti di vista, allontanando sentimenti negativi come tristezza, frustrazione, rabbia e cercando di provare empatia e comprensione per noi stessi e per gli altri.
In un momento delicato come il climaterio, la resilienza ci insegna a non fossilizzarci sulle difficoltà da affrontare, ma a rivedere in maniera positiva il nostro ruolo di donne, a valutare le esperienze passate cogliendo i lati migliori dell’esistenza e le infinite possibilità che offre questa nuova fase della vita. Ci sorprenderemo del nostro nuovo equilibrio, impreziosito da una nuova saggezza, dalle tante storie da raccontare, dal supporto e dall’insegnamento che possiamo dare ai più giovani, mettendo in atto nuove strategie per restare in salute attraverso uno stile di vita sano ed equilibrato e con un atteggiamento propositivo e resiliente.