In Italia si vive di più (e meglio!)
L’aspettativa di vita raggiunta ai giorni nostri è la più alta nella storia dell’umanità.
Ad affermarlo è l’OMS (Organizzazione mondiale per la sanità) nel suo primo Report globale su Invecchiamento e salute realizzato nel 2015.
Oggi la maggior parte delle persone ha una aspettativa di vita di oltre 60 anni e nel 2050 gli over 60 passeranno dagli attuali 900 milioni a quasi 2 miliardi.
Secondo il report, già entro il 2020 la popolazione anziana supererà quella dei bambini sotto i 5 anni. Come già noto il paese mondiale più longevo è il Giappone, l’Italia lo segue come secondo e si attesta come primo paese in Europa, con il 21,4% di over 65 e il 6,4% di over 80. A che cosa è dovuto questo nostro primato?
A 3 elementi distintivi:
- accessibilità alle cure
- buon sistema sanitario
- stile di vita più sano.
L’elenco però è ancora lungo… A rappresentare la differenza concorre anche la nostra eredità genetica e in particolare l’ambiente sociale in cui viviamo: casa, vicini, comunità, senso della famiglia sono fattori positivi tipicamente distintivi dello stile di vita italiano.
Basti pensare, con un sorriso, che nel 2016, per il quarto anno consecutivo, a Perdasdefogu, in Sardegna, la famiglia Melis ha conquistato il Guinness World Record di famiglia più longeva del mondo: otto parenti che, insieme, raggiungono i 745 anni.
A che età si raggiunge il picco della felicità?
Sì, parliamo di felicità? Si pensa erroneamente che l’età d’oro della vita si raggiunga al culmine della giovinezza…invece non è così!
L’età migliore corrisponderebbe a quella della “mezza età” o meglio, della nuova mezza età.
Oltre 300 mila intervistati nel Regno Unito dall’Office for National Statistics (UK), dal 2012 al 2015, dichiarano di aver raggiunto i più alti livelli di felicità tra i 65 e i 79 anni.
I sentimenti di infelicità e insoddisfazione sono maggiori nella fascia di età compresa fra i 45 e i 59 anni, periodo di tempo in cui si stente il peso delle troppe responsabilità: lavoro, cura dei genitori anziani e figli ancora in età scolastica.
Alti livelli di benessere sono raggiunti nella fascia fra i 65 e i 69 anni (anche quanto a sessualità), mentre si scende a uno stile di vita più sereno e soddisfacente fra i 70 e i 74 anni in particolare.
Che cosa fare per vivere più a lungo
Se vogliamo favorire una lunga vita, ci sono pratiche e attività da seguire, come afferma la professoressa Daniela Mari, Direttore dell’U.O.C. di Geriatria della Fondazione IRCCS Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano:
«I centenari non sono, in genere, grandi mangiatori, ma ai pasti il vino non manca. Soprattutto hanno un buon atteggiamento verso se stessi, verso la vita, si amano e amano la vita».
Per quanto riguarda i geni, invece, a proposito di longevità, la professoressa rivela come le ricerche dimostrino che nei figli dei centenari siano presenti le stesse caratteristiche immunologiche ed epigenetiche dei loro genitori.