“Ci sono momenti di solitudine che cadono all’improvviso come una maledizione, nel bel mezzo di una giornata.
Sono i momenti in cui l’anima non vibra più.”
(Alda Merini)
Le persone si sentono sole e tendono a isolarsi per molti motivi, tra queste può esserci anche l’incontinenza, quel disturbo, peraltro molto diffuso, del quale è però ancora difficile parlare apertamente. Eppure, soprattutto quando la diagnosi è tempestiva, è possibile ridurre notevolmente il disagio. Parliamo di noi donne: talvolta, in preda al timore di perdere la nostra femminilità, preferiamo non esternare le nostre sensazioni e sentimenti e li mettiamo a tacere. Come dice un proverbio svedese: “una gioia condivisa è una doppia gioia, un dolore condiviso è un dolore a metà”. Seguiamo questo insegnamento e invece di abbandonarci a vergogna e imbarazzo, proviamo a parlare apertamente dei nostri disagi. Chiamandoli con il loro nome, non solo scopriremo che sono molto più diffusi di quello che credevamo, ma li potremo analizzare per quello che sono, entrando nell’ottica che a tutto esiste un rimedio.
Non siamo sole
Potrebbe capitarci di sentirci disorientate e di rivolgerci al web alla ricerca di informazioni e rimedi, ma le informazioni che circolano in internet e tra le web community sono inaffidabili, poco credibili e difficili da verificare. Tutto questo non aiuta certo a trovare reali percorsi di cura.
Fidiamoci, invece, delle persone care e del nostro medico. Ricordiamo sempre che l’incontinenza urinaria è un disturbo di molte e di molti, per il quale la medicina offre vari rimedi. Tra i metodi più diffusi per il rafforzamento del pavimento pelvico ci sono gli esercizi di Kegel, quelli dell’ascensore, il biofeedback. Alcune attività sportive, come lo yoga, il pilates e il nuoto attivano i muscoli pelvici; praticare attività sportiva non è solo un modo per allenare il perineo, ma anche un’occasione di svago e socialità.