L’esistenza di una “menopausa” declinata al maschile è stata per lungo tempo messa in discussione e solo in anni recenti, complici l’abbattimento di alcune barriere sociali e culturali legate a psicologia e sessualità e salute nella terza età, si parla apertamente anche di andropausa.
Se il climaterio è un processo fisiologico caratterizzato dalla scomparsa del ciclo mestruale e da un rapido calo della produzione di estrogeni che interessa tutto il genere femminile, per l’uomo l’andropausa, pur essendo caratterizzata da un lento e graduale calo degli ormoni maschili, si manifesta in modi, entità e tempi anche molto diversi da uomo a uomo. Il concetto di andropausa è ancora controverso, soprattutto se ci si riferisce alla sola fertilità maschile, che, al contrario di quella femminile, può permanere, anche se in misura ridotta, anche in età avanzata.
L’andropausa come la menopausa
Tuttavia, si può considerare l’andropausa da un punto di vista più ampio, come una fase di cambiamento nella vita degli uomini, che, al pari della menopausa, concerne molti aspetti della vita quotidiana: ormonali, fisici, psicologici, sociali e sessuali.
A livello corporeo si possono registrare una riduzione progressiva della massa muscolare, aumento del peso, riduzione della densità ossea, insonnia, perdita dei capelli e dei peli del corpo. Dal punto di vista sessuale si potrebbe registrare un calo del desiderio, l’erezione potrebbe comparire più lentamente e potrebbe essere meno voluminosa a causa del minore afflusso di sangue nei tessuti. A livello psicologico, si potrebbero evidenziare ansia, senso di stanchezza, scarsa autostima ed energia.
Proprio come nella menopausa per la donna, esistono tanti e consolidati rimedi per i disturbi legati all’andropausa, nuovi approcci alla sessualità, nuove prospettive di socialità. Chiediamo consiglio al nostro medico, confrontiamoci e confidiamoci con il partner e con le persone care, prediligiamo una dieta sana ed equilibrata.
