Sale? No grazie!

Un corretto stile alimentare contribuisce al controllo e mantenimento della pressione arteriosa nei limiti della norma. Quando la pressione sanguigna aumenta oltre i valori di base, infatti, si parla di ipertensione arteriosa: il pericolo è di andare incontro a patologie anche gravi quali scompenso cardiaco, ictus, infarto del miocardio. Nelle raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e delle Società scientifiche, sia per il trattamento dell’ipertensione arteriosa sia per la sua prevenzione, si fa riferimento all’assunzione di alimenti a basso contenuto di sale e di grassi, una dieta ricca di legumi, cereali, frutta e verdura fresche, unitamente al controllo del peso, alla limitazione del consumo di alcolici, alla pratica di attività sportiva.

Una dieta povera di sale

Un eccesso di sale nella dieta può aumentare la pressione del sangue.
Dobbiamo fare attenzione poiché l’assunzione di sodio nella dieta quotidiana non deriva soltanto dal sale da cucina che usiamo per preparare le pietanze, ma soprattutto dai quantitativi nascosti nei prodotti industriali e lavorati, come dadi, hamburger, salsicce, patatine, cracker, merendine e altri cibi confezionati. Il consiglio è di fare attenzione alle etichette e optare per cibi con “basso contenuto di sodio o sale” o “senza sodio o sale” e senza “glutammato di sodio”. Nella cucina di tutti i giorni, per insaporire i piatti è meglio preferire spezie e aromi al sale tradizionale, scegliere il pane toscano senza sale, non eccedere nel consumo di formaggi e insaccati, limitare il consumo degli alimenti conservati in scatola che spesso contengono alte concentrazioni di sodio.

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