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L’urologo: chi è, cosa fa e perché la visita urologica è importante per un uomo

Quando ci avviciniamo ai 40 anni comincia a farsi sempre più presente, nelle conversazioni con i nostri amici, una figura su cui non abbiamo sempre e tutti le idee chiare: quella dell’urologo. Chi è? Cosa fa? Quando un uomo deve fare la sua prima visita urologica e perché è importante poi farne con costanza?

Questo articolo serve proprio per rispondere a tutte queste domande e chiarire eventuali dubbi. Seguiteci!

 

La differenza tra urologo e andrologo e cosa curano

 

Cominciamo con le buone maniere e, quindi, partiamo dalle presentazioni: chi è l’urologo?

Si tratta del medico che studia e cura l’apparato urinario di uomo e donna e quello genitale maschile. È’ specializzato in urologia, la branca medico-chirurgica dedicata proprio a queste parti del corpo, e ha una conoscenza approfondita dell’anatomia e fisiologia di testicoli, prostata, pene, reni, ureteri, uretra e vescica.

 

Veniamo ora a cosa fa! L’urologo è il medico che sa rintracciare e curare i disturbi che possono colpire il nostro apparato urinario e quello genitale, da semplici infezioni a patologie più serie e complesse, come le malattie renali e i tumori.

Come tanti altri medici, anche l’urologo ha la preparazione e le competenze necessarie per sottoporci a esami diagnostici, interventi chirurgici e terapie.

 

Fin qui tutto chiaro, ma in realtà c’è un mix di dubbio e confusione che coinvolge questa e un’altra figura professionale del nostro sistema medico sanitario. Andiamo dritti alla domanda che ci facciamo in tanti: che differenza c’è tra l’urologo e l’andrologo?

Semplice: mentre l’urologo tratta quanto descritto poco sopra, l’andrologo si occupa di problemi di fertilità, disfunzione erettile, eiaculazione precoce… in breve tutte le condizioni specifiche e patologie che possono interessare l’apparato riproduttivo maschile.

Una visita andrologica analizza e aiuta a curare anche dolori, pruriti, macchie e arrossamenti al pene e allo scroto ed è consigliata, in generale, a partire dai 50 anni, con cadenza annuale.

 

Ma, invece, un uomo quando deve fare la prima visita urologica? E perché è bene farla? Nel prossimo paragrafo troverete anche queste risposte!

 

Quando fare la prima visita urologica e come si svolge

 

Forse non lo avreste mai detto tutti, ma un uomo potrebbe fare la sua prima visita urologica tra i… 17 e i 19 anni! Ebbene sì, nel periodo legato allo sviluppo puberale, infatti, possono essere diagnosticati e curati varicocele, fimosi, frenulo prepuziale breve, testicoli mobili e, purtroppo, perfino il tumore del testicolo.

A seguire, tra i 40 e i 45 anni, è bene che ogni uomo si sottoponga a una visita urologica periodica, che dovrebbe diventare annuale a partire dai 50.

 

Ma cosa fa l’urologo durante una visita? Come si svolge una visita urologica?

Per prima cosa vogliamo rassicurarvi: non si tratta di nulla di invasivo o doloroso.

Possiamo suddividere la visita in due momenti: si comincia con un colloquio, o se vogliamo dirla più informale, con una chiacchierata tra voi e l’urologo utile a fargli avere un quadro completo di dolori, fastidi… quella che in medicina si chiama sintomatologia.

Il medico vi farà alcune semplici domande sul vostro stile di vita, le abitudini, l’attività lavorativa, le malattie sofferte in passato e quelle che coinvolgono o hanno coinvolto i vostri famigliari.

 

La seconda fase della visita è il così detto esame obiettivo, durante il quale l’urologo fa una serie di manovre sul vostro corpo per controllarne lo stato di salute: da palpazioni a percussioni dell’addome e dei genitali, fino all’esplorazione digito-rettale per controllare la prostata. Lo sappiamo, quest’ultima manovra non è proprio un test gradevole, ma se riuscite a rilassarvi e a pensare che è per il vostro bene, sicuramente sarà veloce e indolore.

 

Vi serve qualche motivo in più per credere a quest’ultima frase? Vi accontentiamo subito, nel prossimo paragrafo.

 

Visita urologica uomo: quando farla e quali patologie può prevenire

 

La visita urologica per un uomo ha un potenziale salvavita perché consente di rintracciare, curare o scoprire per tempo (e quindi intervenire) alcune patologie. Vediamone insieme sei:

 

  • Il varicocele, la patologia che vi abbiamo accennato nel paragrafo precedente e che porta un uomo (molto giovane) a fare (forse) la sua prima visita andrologica. Si tratta della dilatazione delle vene addette a drenare il sangue dei testicoli (vene spermatiche). Il varicocele altera questo “meccanismo” e, se non curato per tempo, può provocare conseguenze sulle dimensioni delle gonadi e sulla fertilità dell’uomo.
  • Le infezioni urinarie: non colpiscono frequentemente gli uomini, ma quando lo fanno sono decisamente fastidiose. Si preannunciano con un dolore/bruciore durante la minzione, con una minzione frequente ma esigua e con lo stimolo a urinare molto più di quanto ce ne sia realmente bisogno. Possono essere di due tipi: infezioni di tipo IVU inferiori e IVU superiori, a seconda di dove si verificano lungo il tratto urinario (inferiori – vescica / superiori – reni).
  • Le malattie renali: dai calcoli, più ordinari e comuni, fino all’insufficienza renale.
  • L’incontinenza urinaria, una condizione più frequente di quello che possiate immaginare. Quando si parla di incontinenza si pensa sempre all’incapacità di trattenere la pipì e quindi si associa il fenomeno più all’età senile. In realtà il 29% degli uomini, dopo i 40 anni, ha perdite urinarie leggere, le cosiddette goccine, che già si annoverano nell’incontinenza urinaria maschile. Niente di cui vergognarsi, ma da discutere apertamente con l’urologo!
  • La prostatite, una patologia che coinvolge, in genere, gli uomini sessualmente attivi e che non hanno ancora compiuto 50 anni. Si manifesta con sintomi come dolore durante e dopo l’eiaculazione, bisogno di urinare più frequentemente ed eiaculazione precoce. Per prevenirla, è bene tenersi alla larga da attività che ci fanno rischiare traumi perineali (come cadute dall’alto, sport troppo intensi, sforzi eccessivi). Anche una vita sessuale regolare fa bene alla nostra salute (e a quella della nostra prostata).
  • Il tumore alla prostata, al pene, ai testicoli, alla vescica… in breve a quelli che possono essere gli organi di cui si prende cura un urologo. Sono sicuramente le patologie più “serie”, che possiamo prevenire proprio con una costanza nelle visite urologiche, potenzialmente salvavita.

E proprio in merito a quest’ultimo punto, ci teniamo a ricordarvi che novembre è il mese dedicato alla salute maschile, con particolare attenzione alla prevenzione del tumore alla prostata. Per ogni uomo una visita urologica, periodica e poi annuale, può davvero essere fondamentale per prevenire o intervenire per tempo sulla patologia. E continuare a godersi la vita con il sorriso!

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